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Un documento AIW sul lupo


giovedì 26 marzo 2015
    

“Non è comprensibile come si possa accettare l’idea che un animale come il lupo possa vivere liberamente nelle zone iper-urbanizzate e coltivate dell’Europa centro meridionale senza che crei problemi alla vita dell’uomo, sia per predazioni sul bestiame ed altri animali domestici sia per rischio di aggressioni all’uomo che, proprio come conseguenza della sua confidenza dovuta alla frequentazione di zone fortemente abitate, sono da ritenersi altamente plausibili come stanno a dimostrare i tanti similari attacchi all’uomo da parte di cani”, lo dice una nota dell'Associazione Italiana per la Wilderness, che su queste problematiche ha recentemente approvato un documento, che delinea la posizione ufficiale dell'associazione, divisa in alcuni punti.

1.     Il Lupo è specie da sempre appartenente alla fauna italiana e per tale ragione da ritenersi in diritto di continuare ad esistere per il rispetto della biodiversità originaria dei luoghi, ed anche per la sua funzione predatoria e quindi di controllo (numerico e sanitario) sulle altre popolazioni di animali selvatici.

2.     Per il fascino che ha sempre suscitato nell’uomo, ma anche per l’atavica paura che tanti ne hanno, il lupo rappresenta per l’AIW il maggior simbolo vivente della nostra Natura selvaggia; tanto da essere stato scelto già da molto tempo come logo minore dell’Associazione.

3.     L’AIW condivide quindi la necessità che forme di tutela della specie siano comunque necessarie, affinché non si debba nuovamente correre il rischio di una sua estinzione, cosa che la caratterizzò nel passato.

4.     Nonostante questo, l’AIW ritiene che la popolazione del Lupo oggi in Italia abbia superato ampiamente la soglia di sicurezza e che pertanto rappresenti una minaccia agli allevamenti del bestiame domestico (ma anche ad animali di affezione e/o ausiliari da caccia e da tartufi), con danni economici seri che non sempre sono rimborsati a chi li subisce e non sempre nella quantità realmente subita.

5.     L’AIW valuta il fatto che a causa della suddetta predazione si possano suscitare reazioni negative di autodifesa dei propri interessi difficilmente controllabili dalle autorità pubbliche e dai corpi di vigilanza rurale, cosa che sottopone ad alto rischio anche la sopravvivenza di altre rare specie di fauna, quali orsi, tassi, martore, aquile ecc.

6.     Ritiene quindi che il primo atto od impegno delle autorità nel difendere il diritto alla vita del Lupo ed impedire azioni di autocontrollo, sia quello di provvedere al pagamento dei danni nella forma più rapida e più completa possibile, compresi quelli indiretti, e/o con provvedimenti legislativi che prevedano incentivi economici e/o sgravi fiscali per la pastorizia soggetta a subire danni dalla presenza del Lupo.

7.     Per la stessa ragione, l’AIW non è aprioristicamente contraria ad ogni iniziativa che serva a mantenere la popolazione del Lupo a livelli numerici accettabili ed in equilibrio con le potenzialità alimentari dei territori in cui vive, siano esse di origini naturali o di origine antropica. Fermo restando che tali interventi non si operino nelle aree dove la presenza del Lupo sia chiaramente minima se non addirittura scarsa.

8.     In merito, ritiene che la soluzione ideale dovrebbe essere quella adottata nello Stato del Minnesota (USA), ovvero: vasti territori perlopiù di ambiente naturale dove il lupo sia assolutamente protetto; una fascia circostante dove in caso di danni segnalati le guardie siano autorizzate ad abbatterli; ed una terza fascia comprendente territori perlopiù urbanizzati e/o agricoli dove chiunque subisca danni o si senta minacciato (compresi i propri animali di affezione o ausiliari da caccia o da tartufi) sia autorizzato ad abbatterli personalmente qualora munito di porto d’arma, con l’obbligo di segnalarlo al più presto alle autorità.

9.     Per quanto attiene al Lupo nelle Alpi, l’AIW condivide le motivazioni che hanno fino ad oggi spinto Franco Zunino a ritenere che essi siano prevalentemente di origine francese, provenienti da liberazioni avvenute in passato in quella nazione ad opera di persone che li detenevano in cattività. In ciò, supportata dalla Relazione della Commissione d’inchiesta del Parlamento francese («Rapport N. 825 Commission d’enquête “Prédateurs et pastoralisme de montagne: priorité à l’Homme”», che a questa tesi giunse ritenendola la più probabile spiegazione dell’origine di questa popolazione.

10.    In tal caso l’AIW ritiene che assolutamente non debba permettersi che questa popolazione alpina si estenda verso quella appenninica, in quanto rischierebbe di ibridare la sottospecie autoctona del Lupo meridionale, la cui differenza fenotipica è stata ampiamente riconosciuta ed accettata da quanti studiano quest’animale.

11. Sulla ipotizzata pericolosità per l’uomo, l’AIW ritiene che essa non possa escludersi, anzi che  possa ritenersi sufficientemente plausibile qualora il numero dei lupi non sia tenuto basso, ragione per cui la popolazione (e quindi i branchi) possano andare incontro ad una crescita tale da rappresentare un pericolo. Per questo l’AIW rigetta aprioristicamente la tesi sulla assoluta non pericolosità del Lupo anche perché storicamente ed anche recentemente si sono verificati diversi fatti documentati su questo rischio o accadimento, fatti riportati o accettati da autorità riconosciute e/o da loro documenti, anche storici, con evidenti crismi di autenticità e credibilità. L’AIW rigetta quindi il “dogma” animalista dell’assoluta non pericolosità del Lupo.



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8 commenti finora...

Re:Un documento AIW sul lupo

Bravo ZUNINO, viva AIW.

da g 27/03/2015 17.15

Re:Un documento AIW sul lupo

Antonio quello che dici lo condivido ma cosa c' entra con il lupo? Forse hai sbagliato blog?

da Flagg 27/03/2015 9.47

Re:Un documento AIW sul lupo

X E.filiberto. Spesso si parla non conoscendo le realtà. Io vivo nel pre parco del PNALM e posso dirvi che simili bestialità non hanno senso. Personalmente pratico la caccia alla lepre con il segugio ed anche questa specialità è stata fortemente limitata nell'utilizzo dei cani ad un massimo di due. addirittura per il cinghiale si può cacciare con l'utilizzo del solo cane limiere in girata (venite a vedere la morfologia delle nostre montagne e poi vi renderete conto dell'impossibilità di praticare simile tipologia di prelievo), il tutto per non disturbare l'orso. Il bello è che durante le mie uscite, nei territori dove l'orso è più presente ho avuto il dispiacere di incorrere in gare di motocross e fuoristrada di ogni tipo(regolarmente autorizzate) con centinaia di partecipanti, potete immaginare il frastuono che questi provocavano, ma non disturbano l'orso. in questa ultima stagione venatoria ho vissuto la bellissima esperienza di incontrare l'orso durante un uscita in caccia e vi posso garantire che i cani alla sola vista hanno smesso di lavorare, tornando da me impauriti. Quindi quale sarebbe questo disturbo? Sono solo delle grosse ipocrisie per far felice qualche amico a discapito di chi pratica ed ha sempre praticato le cacce tradizionali in detti territori in simbiosi con l'orso senza mai disturbarsi reciprocamente. Dovete sapere che lo scorso hanno, tutti i presidenti della AA.VV nazionali hanno firmato un accordo su quanto detto con il ministero dell'ambiente senza che interpellare, ne far sapere nulla a noi che viviamo sul territorio. Protocollo firmato da chi forse neanche è mai stato qui nel cuore dell'abruzzo. Quindi prima di parlare informatevi bene di come stanno realmente le cose. Per quanto riguarda la starna, così come per l'orso, bisogna ricreare prima le condizioni ideali e poi pensare ad una eventuale reintroduzione.

da Antonio (AQ) 27/03/2015 9.09

Re:Un documento AIW sul lupo

Sono talmente abituato a vedermi propinare tesi false o fantasiose che quando leggo argomentazioni serie e fondate rimango sconcertato. Bravo Franco Zunino. Mi compiaccio di essere iscritto a Wilderness.

da Arrabbiato 62 27/03/2015 8.14

Re:Un documento AIW sul lupo

Mi chiedo se sappia che qui siamo in idaglia, l' articolo e' troppo ben fatto per questo baeze...

da lupo59 26/03/2015 22.34

Re:Un documento AIW sul lupo

Finalmente ho letto una cosa giusta...ormai avevo perso ogni speranza ma per fortuna mi sbagliavo...meno male c'e ancora gente che ragiona con il cervello.

da Francesco 26/03/2015 21.12

Re:Un documento AIW sul lupo

Come sempre caro Flagg. ... Solo un appunto al fatto che Franco ha citato il Minnesota senza tener conto che è uno Stato posto su una galassia distante miliardi di anni luce dal nostro.

da Ezio 26/03/2015 18.13

Re:Un documento AIW sul lupo

Chiaro, articolato, responsabile, competente, imparziale.

da Flagg 26/03/2015 17.43