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Lupi Lessinia, Stival chiede parere scientifico al Ministero dell'Ambiente


mercoledì 17 dicembre 2014
    

Sui problemi legati alla predazione di bestiame da parte di un branco di lupi in Lessinia, l'Assessore regionale alla caccia del Veneto, Daniele Stival, ha nuovamente scritto al Ministero per l’Ambiente chiedendo l’espressione di un parere e di un supporto tecnico-scientifico.

“Vanno trovate soluzioni alternative soddisfacenti – scrive Stival - per consentire da un lato, in vista della prossima stagione di alpeggio, il contenimento delle predazioni di bestiame domestico, e dall’altro di stemperare l’allarme sociale e la percezione totalmente negativa della popolazione della Lessinia verso la presenza dei lupi. Mi aspetto la disponibilità del Ministero a prendere in considerazione le soluzioni gestionali, anche in regime di deroga, previste dall’ordinamento comunitario e nazionale nonché le soluzioni alternative proposte dagli Amministratori locali della Lessinia nell’ambito del tavolo tecnico ‘di crisi’ istituito presso la Prefettura di Verona, che ha indicato nella sterilizzazione della femmina del branco o nel confinamento del branco in un’area recintata sufficientemente vasta da garantire il benessere del branco stesso”.  

L’Assessore regionale riepiloga la situazione in Lessinia come si è manifestata nel 2014: undici lupi in attività; 53 capi di bestiame predato, che salgono a 60 con il bestiame predato nella parte trentina e a cui va aggiunta l’uccisione di un cane labrador.

“I sistemi di prevenzione solitamente utilizzati per i lupi – rileva inoltre Stival -  secondo il parere di molti esperti, risultano di difficile o inefficace applicazione in Lessinia dove esistono centinaia di malghe in cui si pratica per tradizione il pascolo bovino estensivo, in assenza per lo più di strutture per il ricovero degli animali”.  

Sull’allarme sociale, Stival aggiunge nella sua lettera che è “sempre più alto nella popolazione della Lessinia come risulta dagli ordini del giorno che le Amministrazioni Comunali votano uno dopo l’altro, vedi le mozioni di Boscochiesanuova, Erbezzo, Vestenanova e Sant’Anna d’Alfaedo per chiedere alla Regione di attivarsi ai fini della traslocazione dei lupi o di individuare altra soluzione che renda compatibile il mantenimento delle attività tradizionali dell’area (allevamento e turismo) che appaiono irrimediabilmente compromesse dalla presenza del Lupo”.

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