Ci sono anche i due presidenti del Parco delle Cinque Terre, l'attuale,
Vittorio Alessandro, e il suo predecessore,
Franco Bonanini, destituito a seguito dell'indagine sulla gestione fraudolenta dei soldi del Parco, tra i nove indagati dalla Procura spezzina per la frana della via dell'Amore, che ha causato il ferimento di quattro turiste australiane la settimana scorsa. Bonanini risulta anche proprietario di uno dei terreni dai quali si sono staccati i massi.
Sotto indagine anche il sindaco di Riomaggiore, Franca Cantrigliani, iscritta nel registro degli indagati per
omissione di controllo sullo stato del territorio. Stessa ipotesi di reato per il presidente del Parco, Vittorio Alessandro, per l'ex presidente del Parco Bonanini, e per un altro proprietario di terreno.
Il pubblico ministero titolare dell'inchiesta, Giovanni Maddaleni, ha fatto recapitare gli avvisi di garanzia, notificati in queste ore agli interessati dalla Forestale. Gli altri indagati sono cinque tecnici professionisti di una società spezzina che era intervenuta tempo fa nella zona per lavori di consolidamento del versante franoso.
Nonostante i lavori di consolidamento, i massi sono tornati a cadere. Il pm ipotizza pertanto sia nei confronti dei tecnici quanto degli altri indagati il reato colposo di aver indirettamente provocato la frana sulla base degli articoli 426 e 449 (chiunque cagiona una frana) del codice penale. E, sulla base dell'articolo 113, li accusa di "cooperazione nel delitto colposo".
(Ansa)