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Emilia Romagna. Agricoltori sul piede di guerra per la raccolta dei tartufi


venerdì 11 febbraio 2011
    
 Diritto di proprietà e libertà d'impresa nella coltivazione dei tartufi. E’ quanto propongono  le associazioni di categoria Confagricoltura, Cia e Copagri nel richiedere procedure semplificate di riconoscimento e tabellazione delle aree controllate e coltivate senza porre alcun limite di superficie, rendendosi da subito disponibili a sottoscrivere con le Associazioni dei tartuficoltori specifiche convenzioni  per regolare la gestione delle aree tartuficole presenti nelle proprietà private  e  la conseguente  raccolta dei preziosi tuberi. 

Una  tensione nel comparto dei tartufi riesplosa in occasione della recente udienza conoscitiva Regionale, convocata dalla  Commissione Assembleare Territorio e Ambiente  su sollecitazione del mondo agricolo per conoscere il parere,  degli agricoltori, in merito al Progetto di Legge Regionale  sulla disciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi.
 
Confagricoltura, Cia e Copagri hanno ribadito il ruolo e gli interessi dei produttori agricoli difendendo le imprese  dal tentativo di privilegiare la lobby dei tartuficoltori a scapito di una categoria imprenditoriale che subisce da anni un’invasione di “campo” vedendo non solo disconosciuta la proprietà dei territori e dei prodotti ma, anche e soprattutto, subendo un grave  danno economico.
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1 commenti finora...

Re:Emilia Romagna. Agricoltori sul piede di guerra per la raccolta dei tartufi

Io vi scrivo dal Piemonte, dove abbiamo una situazione fuori controllo; s permette la continua nascita di consorzi e tartufaie controllate, riserve private eccc... e noi cercatori che paghiamo il tesserino fra qualche anno non avremo più tatufaie libere per andare a cercare il tubero. Se continua così sono ià molti che non hanno intenzione di rinnovare il tesserino.

da Alessandro 15/02/2011 18.38