Una tangente per l'approvazione di una legge regionale che favorisse la realizzazione di nuovi impianti. Questo il fulcro dell'indagine della Procura di Catanzaro che vede 35 persone, tra politici e imprenditori, coinvolti nell'enorme affare speculativo sull'energia eolica calabrese, non esente, pare, da infiltrazioni della 'ndrangheta.
Alla questione si è dedicata ieri sera la trasmissione Report, condotta da Milena Gabanelli ma da tempo c'è la massima attenzione da parte del procuratore Carlo Villani che ha dichiarato l'intenzione di chiudere in tempi brevissimi l'inchiesta, assicurando il sequestro di tuttti i parchi eolici per i quali saranno riscontrate irregolarità o violazioni delle procedure amministrative.
L’inchiesta ruota intorno alle linee guida della Regione per la costruzione dei parchi eolici e alle successive costruzioni, effettuate fino al 2008. Gli inquirenti hanno raccolto anche le dichiarazioni dei due testimoni che avrebbero svelato il pagamento di una tangente di 2 milioni e 400 mila euro a esponenti politici da parte di imprenditori interessati a entrare nell’affare dell’eolico, conferme arriverebbero anche da una consulenza tecnica disposta dalla Procura.