Una buona, buonissima notizia per la nostra salute e per quella dell'ambiente e della fauna selvatica.
"Nei campi italiani si sono ridotti dell'8 per cento i principi attivi distribuiti nei fitofarmaci per proteggere le piante dalla malattie mentre contestualmente e' aumentato del 66 per cento l'impiego di quelli biologici". A dirlo è un'analisi di Coldiretti sulla base di dati Istat relativi al 2006.
Dallo studio emerge inoltre "una diminuzione dei principi attivi distribuiti nelle campagne da 80,7 mila tonnellate del 2008 a 74,2 mila del 2009". "Una situazione che ha contribuito alla conquista da parte dell'Italia di valori da primato europeo per l'assenza di residui chimici nei prodotti in vendita come conferma l'ultimo rapporto ufficiale annuale del Ministero della Salute sul "Controllo ufficiale dei residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale" secondo il quale - riferisce la Coldiretti - non è stato trovato alcun campione irregolare nel vino e nell'olio in vendita e solo una percentuale minima dello 0,8 per cento nei cereali".
"La situazione - conclude la Coldiretti - è particolarmente confortante anche per la frutta e verdura con appena lo 0,8 per cento dei campioni trovati irregolari rispetto alla media del 3,5 per cento a livello europeo".
(AGI)