L'Ispra è in grado di portare avanti una seria e puntuale attività scientifica? Sono in molti a ritenere che l'unico ente in Italia preposto alla ricerca ambientale dallo Stato non sia in realtà in grado di assolvere le sue funzioni più basilari. A sostegno di questa ipotesi, dimostrata anche dalle precarie condizioni di molti ricercatori, sempre più ridotti in numero e funzioni, c'è una lettera (diffusa dall'ufficio stampa di Caccia Ambiente) inviata dalla Fir Cisl al Prefetto Vincenzo Grimaldi e ai subcommissari Stefano Laporta e Emilio Santori, che lamenta una situazione disastrosa rispetto al modus operandi dell'ente.
Nella lettera viene denunciato il “perdurare dello stato in cui versa l'Ispra a causa di una mancata ristrutturazione con la conseguenza di vuoti organizzativi”. “La materia – continua la Cisl - , per sua natura, merita un confronto sereno ed immediato e la sua gestione non può essere relegata a una mera trasmissione documentale tra le parti”. Per il sindacato questo sistema impedisce “il pieno dispiegamento delle posizioni dei lavoratori e della Direzione dell'Agenzia”.
L'intervento "imprescindibile" rischiesto dalla Cisl vuole "ridare credibilità all'Istituto" e contestualmente "salvaguardare la dignità dei suoi lavoratori".