23 fiumi e corsi d’acqua esondati, 41 i Comuni coinvolti, oltre 400 strade comunali, provinciali e statali interrotte. Ancora in corso le operazioni per mettere in sicurezza le persone in abitazioni a rischio, oltre 20 mila evacuati soprattutto dalle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna, 9 morti. oltre 280 le frane, di cui 120 particolarmente importanti in 58 comuni. E' questo il tragico bilancio di questi giorni dell'alluvione che purtroppo stanno mettendo in ginocchio l'Emilia Romagna.
In questo momento non è chiaro quanti siano i dispersi e sono ancora in corso le operazioni per mettere al sicuro chi si trova nelle abitazioni a rischio nelle zone colpite dal maltempo. Oltre all'incessante lavoro delle Forze dell'Ordine, sul posto ci sono oltre 1200 volontari provenienti da tutta Italia e coordinati dalla Protezione Civile, all'opera per portare le persone in salvo.
I fiumi e i corsi d'acqua esondati sono 23 fiumi: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi, Rigossa, Savena. Altri 13 i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Marecchia, Ausa, Uso, Rubicone, Idice, Santerno, Quaderna, Panaro, Samoggia, Ghironda, Lavino, Navile, Fiumi Uniti.
Il Ministro all'Ambiente Picchetto Fratin ha fatto sapere che lo stato di calamità per Emilia Romagna e per il Nord della Marche "sarà dichiarato martedì, perché è evidente che ci vuole un atto normativo per farlo e si risponderà ai primi interventi con il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie, tutti interventi che necessitano di un provvedimento per decreto".