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Foreste in pericolo. Ogni anno 5 milioni di ettari persi


martedì 23 novembre 2021
    

 
Secondo la FAO ogni anno si perdono mediamente boschi e foreste per 5,2 milioni di ettari. Solo nel 2019, se ne sono persi ben 26 milioni di ettari. La situazione è particolarmente allarmante per  le foreste dell'Amazzonia, con accelerazioni dovute a continui disboscamenti e incendi dolosi. 

L'Amazzonia brasiliana ha perso nell'ultimo anno 745 milioni di alberi nell'ultimo anno. Tra agosto 2020 e luglio 2021, secondo
l'Istituto nazionale per la ricerca spaziale (Inpe), sono stati distrutti 13.235 km2 di foresta. Il rapporto di Inpe è stato diffuso venerdì scorso, ma le informazioni erano in possesso del governo dalla fine di ottobre, secondo i funzionari dell'Istituto.

"I dati sono stati omessi dalla comunità internazionale e dalla Cop26", ha affermato Carlos Rittl, esperto in sostenibilità.

"I rappresentanti del governo sono andati a Glasgow e hanno firmato la dichiarazione di protezione delle foreste: sapevano di avere le peggiori notizie del mondo e non le hanno fornite", ha rincarato la dose Rittl.

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2 commenti finora...

Re:Foreste in pericolo. Ogni anno 5 milioni di ettari persi

è utopia pura. Iniza tu a scaldarti correndo perchè il gas inquina, la luce è nucleare, il legno inquina , il carbone inquina, i pannelli fotovoltaici hanno problemi di samltimento e via andare...via le macchine, via le fabbriche, via tutto dovremmo ritornare alle caverne, vestirci di pelle animale NO GLI ANIMALI SONO SACRI quindi si dovrebbero mangiare formiche e scarafaggi... veneto fai pace con il tuo cervello bacato siamo nel 2021 non si torna piu indietro.

da RIC 24/11/2021 7.00

Re:Foreste in pericolo. Ogni anno 5 milioni di ettari persi

Mi meraviglio che ci meravigliamo di quello che stà accadendo da decenni laddove tutti ne parlano, ovviamente mi riferisco principalmente ai poteri pubblici e privati, sebbene anche noi nel nostro piccolo dovremo darsi da fare, ma nessuno di questi poteri vuole cambiare metodo di fare economia ed altro. Fintantochè non punteremo alla discrescita appunto del progresso, se di progresso vogliamo parlare e sapere che siamo ospiti di questo meraviglioso pianta laddove dovremo solo che inginocchiarsi e ringraziarlo per quello che ci dona, prima o dopo ci farà pagare dei conti salatissimi che il pil, l'arrichimento, il denaro, e tanto altro saranno solo pessimi ricordi del passato. Questo per dire che dovremo scendere in piazza assieme ai giovani non per manifestare contro le solite pagliacciate ma per fermare i potenti a non continuare ad inquinare in questo modo. Cosi io penso anche se qualcuno dirà che è pura utopia.

da Veneto 23/11/2021 18.54