Un obiettivo strategico sul quale l’UE vorrá puntare nel prossimo futuro, prevede la messa a dimora di tre miliardi di nuovi alberi sul territorio europeo, allo scopo di favorire la biodiversità e alla resilienza delle foreste. Un faraonico progetto di rimboschimento, verso il quale l’Europarlamentare Marco Dreosto, relatore per il Gruppo ID del dossier sulla biodiversitá, sente di spendere alcune riflessioni.
Per Dreosto infatti, se da una parte risulta assolutamente condivisibile intervenire laddove le compagini boschive abbiano subito un depauperamento per mano dell’uomo, sarebbe altrettanto corretto incentivare il mantenimento e l’espansione degli habitat piú vulnerabili gravati dal rimboschimento naturale. Prati stabili, pascoli, torbiere, risultano essere dei veri e propri serbatoi di biodiversitá, che ospitano generalmente specie poco adattabili e vincolate a questi particolari ambienti, per la tutela dei quali la presenza di piante arboree, soprattutto se alloctone o di scarsa valenza ambientale, andrebbe disincentivata, sia in fase di ripristino degli habitat sia a tutela delle stesse, che rischierebbero di scomparire con il passare del tempo. Dreosto ricorda che piú del 70% delle specie a rischio di uccelli ed impollinatori appartengono a quelle legate agli ambienti aperti. Una riforestazione attenta andrebbe dunque perseguita solo nelle aree adatte, congiuntamente ad azioni di sfoltimento mirate, allo scopo di preservare gli habitat e le specie a rischio.