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Avifauna urbana: aumenta il colombaccio, diminuiscono i passeri


lunedì 20 gennaio 2020
    

 
 
La Lipu ha aggioranto i dati relativi agli atlanti ornitologici  delle città italiane. 41 le aree coinvolte, tra cui Torino, Genova, Milano, Venezia, Pisa, Roma, Napoli e Cagliari,  Firenze è la prima città ad avere tre edizioni pubblicate, con una quarta in corso di realizzazione.

"A livello generale - si legge nell'analisi della Lipu - , al consolidamento di specie presenti da tempo nei centri storici come piccioni, rondoni, merli e storni si affiancano due tendenze: una positiva, che vede una netta espansione del colombaccio, l’altra negativa che riguarda i passeri (passera europea e passera d’Italia), le cui popolazioni, in media negli ultimi 10 anni, si sono dimezzate. Tra le specie in aumento troviamo falco pellegrino, gheppio, gabbiano reale, picchio verde, picchio rosso maggiore e codirosso comune. Tra le specie che invece soffrono di più i cambiamenti dell’habitat troviamo, nelle zone più periferiche ai confini tra città e campagne, l’allodola, il saltimpalo e il beccamoschino, mentre anche la rarefazione di verdone e cardellino ci svela un eccessivo consumo di suolo".

"Infine - continua la nota Lipu - , la distruzione della vegetazione ripariale nelle zone umide e lungo i corsi d’acqua fa sì che usignoli di fiume e cannaiole siano sempre più rari. In particolare, le specie che nidificano negli habitat incolti (terreni con erbe spontanee, cespuglieti, siepi), sono molto utili per monitorare le dinamiche di trasformazione urbana e di consumo del suolo. A tal fine ne sono state identificate sette: l’usignolo, il saltimpalo, l’usignolo di fiume, il beccamoschino, il canapino comune, l’averla piccola e il cardellino. E proprio nell’Atlante realizzato a Pisa l’anno scorso queste specie sono diminuite del 35% negli ultimi 20 anni e del 41% nell’area urbana di Livorno, a conferma di habitat sempre più compromessi dal consumo di suolo ad uso urbano".
 
 
L’importanza degli atlanti ornitologici, per la compilazione dei quali servono tempi di studio che vanno da 1 o 2 anni fino a 10 anni, è stata sottolineata anche da Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che dal 2018 li ha inseriti in maniera sistematica tra gli indicatori del Rau (Rapporto qualità dell’ambiente urbano). 
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11 commenti finora...

Re:Avifauna urbana: aumenta il colombaccio, diminuiscono i passeri

Bighunter portavoce della lipu

da Annamo bene 22/01/2020 11.45

Re:Avifauna urbana: aumenta il colombaccio, diminuiscono i passeri

Date spazio alle caxxate della Lipu? Complimenti redazione, al peggio non vi è mai fine

da ipocrita chi gli va dietro 21/01/2020 15.31

Re:Avifauna urbana: aumenta il colombaccio, diminuiscono i passeri

L'altro giorno ho visto anche una banda di cinque gazze che facevano fuori una minilepre incapace di difendersi di fronte a una vera e propria organizzazione militare. Chissà comunque se alla Lipu cominceranno a farsi delle domande "intelligenti". La principale delle quali: come mai il colombaccio cresce pur essendo oggetto di caccia diffusa, e i passeri calano, pur essendo da decenni interdetti alla caccia? Riusciranno i nostri eroi a fare davvero l'interesse dell'avifauna che dovrebbe essere l'oggetto principale della loro attività (lupo escluso ovviamente)? Personalmente ne dubito.

da Sergio F. 21/01/2020 11.15

Re:Avifauna urbana: aumenta il colombaccio, diminuiscono i passeri

una volta i contadini mettevano il veleno delle lumache dentro le uova per abbassare i corvidi. 10 uova 10 cornacchie....

da Pippo 21/01/2020 8.56

Re:Avifauna urbana: aumenta il colombaccio, diminuiscono i passeri

ok bretone, ma sopratutto i pesticidi in agricoltura.

da mario 20/01/2020 23.15

Re:Avifauna urbana: aumenta il colombaccio, diminuiscono i passeri

bisogna contenere pesantemente cornacchia grigia, gazza per gli uccelli e cormorani, aironi grigi e svassi per i pesci. I primi hanno svuotato i cieli ed i secondi i fiumi. Anche le volpi sono decuplicate negli ultimi anni con danno notevole a quagli, starne e fagiani

da Alcedo 20/01/2020 22.23

Re:Avifauna urbana: aumenta il colombaccio, diminuiscono i passeri

I piccoli uccelli sono preda continua di corvi, gazze, e gheppi che sistematicamente controllano gli alberi e iniziano la predazione già dalle uova i nidiacei non hanno scampo. L'eccessivo numero di questi animali predatori è alla base della scomparsa dei piccoli uccelli canori e non solo. Chiunque può osservare tale fenomeno, è auspicabile che chi di dovere intervenga per consentire la riduzione di queste specie opportuniste .

da bretone 20/01/2020 19.51

Re:Avifauna urbana: aumenta il colombaccio, diminuiscono i passeri

Togliete tutte le gazze e le cornacchie e vedete che i cardellini, verdoni e passeeri aumentano velocemente.

da Fabrizio 20/01/2020 19.37

Re:Avifauna urbana: aumenta il colombaccio, diminuiscono i passeri

ma delle garzette, airone bianco e tutti i corvidi non se ne parla?

da Pippo 20/01/2020 16.00

Re:Avifauna urbana: aumenta il colombaccio, diminuiscono i passeri

si è vero, di molto aumentati in città, ma col cavolo che li vedi in campagna...

da bg 20/01/2020 14.45

Re:Avifauna urbana: aumenta il colombaccio, diminuiscono i passeri

Pertanto la LIPU, chiedera' al governo italiano di aprire la caccia allo storno ed al piccione selvatico/torraiolo?

da ANTOINE64 20/01/2020 14.37