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Stop al consumo del suolo: primo via libera della Camera


venerdì 13 maggio 2016
    

stop consumo di suolo Il disegno di legge sul "Contenimento del consumo del suolo ed il riuso del suolo edificato" ha avuto il primo ok alla Camera. Lo rende noto un comunicato del Ministero all'Agricoltura, specificando che il testo, in linea con gli obiettivi dell'Ue di azzerare il consumo di suolo entro il 2050, contiene misure che tuteleranno il paesaggio e l'attività agricola, contenendo i consumi e limitando il rischio idrogeologico.
 
Nella legge, che introduce per la prima volta la definizione di “consumo di suolo”, si dà disposizione al Mipaaf, d'accordo con  i dicasteri dell'Ambiente, dei Beni e delle attività culturali e del turismo e delle Infrastrutture e trasporti, di indicare con un apposito decreto la riduzione progressiva vincolante di consumo di suolo a livello nazionale. Così come formulata la legge prevede il divieto di consumo di suolo in presenza di alternative e destina ai comuni risorse per interventi di rigenerazione urbana e di bonifica dei siti contaminati e agli interventi volti a favorire l'insediamento di attività di agricoltura urbana e il ripristino delle colture nei terreni agricoli incolti, abbandonati, inutilizzati o in ogni caso sfruttati ai fini agricoli.

"L'Italia ha bisogno di questa legge - ha affermato il Ministro Maurizio Martina - anche per colmare un gap rispetto ad altri Paesi, tutelando la nostra agricoltura, conservando il paesaggio, che è uno dei nostri punti di forza assoluti, e stimolando anche l'edilizia di riuso e la rigenerazione urbana con il recupero di aree già occupate e strutture già esistenti. L'approvazione di oggi alla Camera è un passo concreto in avanti verso un provvedimento che attendiamo da troppo tempo. Andiamo avanti, in linea anche con gli impegni presi ad Expo con la Carta di Milano che richiama proprio i Governi a rafforzare le leggi in favore della tutela del suolo agricolo."
 
Ecco alcuni dati sul consumo di suolo in Italia diffusi dal Ministero:

  • Dagli anni '70 la superficie coltivata in Italia è diminuita del 28%
  • 5 milioni di ettari di superficie agricola persa negli ultimi 30 anni, pari a oltre 80 campi da calcion al giorno
  • Una superficie equivalente a Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna messe insieme
  • Auto approvvigionamento alimentare attuale: 80-85%
  • Dal 1950 ad oggi la popolazione è cresciuta del 28%, la cementificazione del 166%
  • La continua perdita di terreno agricolo porta l'Italia a dipendere sempre più dall'estero per l'approvvigionamento di risorse alimentari
  • Ogni giorno in Italia vengono impermeabilizzati 100 ha di terreni naturali pari a oltre 80 campi da calcio
  • Dagli anni '50 ad oggi sono stati impermeabilizzati 1,5 milioni di ettari - una superficie pari alla Calabria (ISPRA)
  • Il 6,7% è costituito da superfici edificate (ISTAT)
  • La Pianura padana, ovvero l'area agricola più vasta e produttiva della penisola italiana, ha una percentuale media di superfici edificate pari al 16,4% del territorio (ISTAT)
  • Nella classifica delle regioni "più consumate", secondo i dati ISPRA 2015, al primo posto Lombardia e Veneto (circa il 10%).
  • Monza e Brianza ai vertici delle province più cementificate. I comuni delle province di Napoli, Caserta, Milano e Torino oltrepassano il 50%, raggiungendo anche il 60%

 

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