I condoni edilizi sono “tentati omicidi alla tutela del territorio”. Lo ha detto il Ministro all'Ambiente Gian Luca Galletti dopo l'ennesima alluvione in pochi giorni (l'ultima a Chiavari ha causato altri 3 morti). Il Ministro è deciso a interrompere la consuetudine dei condoni edilizi e delle sanatorie e annuncia un piano per combattere il dissesto idrogeologico dell’Italia: 7 miliardi in 7 anni per far partire finalmente le opere necessarie, quantomeno a ridurre i rischi.
Una priorità assoluta anche secondo il sottosegretario di palazzo Chigi Graziano Delrio. La politica, ha detto, per anni ha finto di non vedere e anzi spesso ha contributo alla situazione attuale, con concessioni e zero controlli. “C’è un piano integrato ed efficiente - sottolinea Delrio - che ci consentirà di non piangere più vittime”. Il piano prevede un totale ribaltamento della pianificazione urbanistica, che permetta di mettere mano alle regole di occupazione del suolo. “Deve essere chiaro a tutti che il rispetto del territorio passa anche attraverso il fatto di non costruire abusivamente in zone dove non si può costruire. Dunque mai più condoni perché questi pongono i cittadini nella condizione di poter dire “adesso lo faccio poi vedremo”. Questo non si può più fare”. Vanno quindi aumentate anche le pene per chi trasgredisce. “Bisogna intervenire in maniera molto dura: chi inquina e non tutela il territorio va in galera”.
I fondi da impiegare nei prossimi sette anni: 5 miliardi vengono dai fondi di sviluppo e coesione, 2 dal cofinanziamento delle regioni o dai fondi europei a disposizione delle regioni stesse e 2 recuperati dai fondi a disposizione per le opere di messa in sicurezza e non spesi fino ad ora. Con questi ultimi verranno aperti 654 cantieri entro la fine dell’anno, per un totale di 807 milioni, e altri 659 nei primi mesi del 2015, per un valore di un miliardo e 96 milioni. Sono invece 1.732 cantieri già aperti, per un valore di 1,6 miliardi.