ISDE Italia (Associazione Medici per l'Ambiente) e Ordine dei Medici di Arezzo hanno tenuto negli ultimi giorni un importante convegno sul tema Agricoltura e salute: il caso pesticidi nell'ambito delle 8e Giornate dell'Ambiente. Ne è uscito un quadro inquietante e un allarme che rischia di cadere nel vuoto riguardo all'alta tossicità dei pesticidi per la salute umana, aspetto finora evidentemente sottovalutato e piegato alle logiche del profitto.
Ci sono prove evidenti del fatto che i veleni agricoli sono causa diretta di molte delle malattie che ogni anno fanno morire decine di migliaia di cittadini. In Italia i nuovi ammalati di tumore sono 1.000 al giorno, i morti 182.500 all’anno. Parte di questi decessi è sicuramente imputabile all'inquinamento. Ma la lista delle malattie è lunga: morbo di Parkinson, Alzheimer, SLA, patologie cardiovascolari, autoimmuni e renali, diabete, disordini riproduttivi, malformazioni e difetti di sviluppo, asma professionale, bronchite cronica, malattie della tiroide e perfino la celiachia. “La gamma dei guasti ambientali e di salute pubblica che può essere addebitata ai pesticidi – scrive Celestino Panizza, coordinatore del gruppo di lavoro ISDE nell’introduzione agli atti del convegno di Arezzo – non è completamente nota e molto resta ancora da scoprire”, ma quanto noto finora sarebbe più che sufficiente per far partire un allarme urgente e un’azione politica drastica e irreversibile a tutela della collettività e del bene pubblico.
Secondo la rivista Science, l'Italia uno dei maggiori utilizzatori di pesticidi ed erbicidi per ettaro in Europa, assorbendo, da sola, il 33% del mercato comunitario di insetticidi. Sui campi italiani si riversano 600 diversi prodotti diffusi su circa il 70% della superficie agricola utilizzata. Le soluzioni ci sarebbero, ma non ci sono orecchi disposti ad ascoltarle: ridurre lo spreco, produrre con metodi naturali incentivando un consumo di qualità, commisurato alla spesa di produzione. In sostanza, consumare meno ma consumare meglio, consapevoli di aver fatto bene a sé stessi e all'ambiente.
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