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News NaturaCommissario Potocnik: Piccioni selvatici e domestici, stessa cosa venerdì 30 agosto 2013 | | La definizione di piccione domestico, lo sappiamo bene, è una vera incognita anche per gli ornitologi. Se da un lato l'Ispra dà il proprio assenso ai programmi di controllo intrapresi dai Comuni e coordinati da Province e Regioni, ritenendo gli esemplari oggetto del contenimento come fauna domestica (è un dato di fatto, visto che vivono stabilmente nel terriorio urbano e lì proliferano creando problemi di ordine sanitario e danni alle coltivazioni e ai monumenti), dall'altro è ovvio che i piccioni sono soggetti a continui incroci con le altre specie selvatiche, la cui gestione è subordinata alla Direttiva Uccelli. Ma a fare ulteriore confusione è ora, anche l'Euorpa.
In particolare il Commissario europeo Janez Potočnik, che in risposta ad una interrogazione dell'europarlamentare Andrea Zanoni, interessato a capire se i programmi di contenimento applicati in Italia al di fuori dei dettami della Direttiva Uccelli siano o meno legittimi, ha risposto così: “Il piccione selvatico (Columba livia) è una specie autoctona soggetta alla tutela prevista dalla direttiva 2009/147/CE1 (direttiva «Uccelli»). Già da lungo tempo esemplari addomesticati fuggiti dalle colombaie di allevamento si sono inselvatichiti incrociandosi con popolazioni selvatiche. Gli esemplari allevati in cattività non rientrano nel campo di applicazione della direttiva. Conseguentemente si dovrebbe ritenere che i piccioni selvatici rientrino nel campo di applicazione della direttiva «Uccelli», salvo ove sia dimostrato che si tratta di esemplari allevati in cattività".
Senza nulla togliere alla preparazione del Commissario europeo, ci pare una risposta a dir poco lacunosa. Non tiene conto per esempio delle recenti posizioni del mondo scientifico, anche vicino a quello ambientalista. IUCN, l'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, che è organo scientifico di riferimento anche per le Direttive Ue, parla chiaramente, per la situazione italiana, dell'impossibilità di distinguere le popolazioni selvatiche da quelle ibride. In sostanza non esistono ricerche mirate su larga scala per definire quali siano i ceppi selvatici ancora rimasti. La nuova definizione di Potocnik di fauna domestica come "allevata in cattività", alla luce di tutte queste argomentazioni, appare davvero troppo sbrigativa. E contrasta con tutto ciò che finora si era creduto. Fortunatamente le risposte alle interrogazioni non hanno alcun valore giuridico amministrativo.
Senza contare, infine, che la variegata e inclassificabile livrea e conformazione fisica di quei piccioni che costituiscono ormai enormi popolazioni di fauna problematica per l'agricoltura, ne dimostrano lo status biologico di ibrido. Ibrido, quindi, non specie selvatica o domestica, ascrivibile a una "specifica" classificazione tassonomica. Ovvero: il piccione domestico, ormai, è altra cosa. | Leggi tutte le news | |
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