Approvata in Commissione Sanità della Regione Emilia-Romagna, la delibera di Giunta che fissa i nuovi criteri per il risarcimento dei danni causati agli allevatori da lupi ed altri predatori.
Per la Lega Nord, unico gruppo contrario, il Consigliere Roberto Corradi ha sottolineato che "la delibera è gravemente insufficiente. In primo luogo - dice Corradi - verrà risarcito solo il 90% del valore degli animali uccisi, con un contributo allo smaltimento di soli 100 euro, insufficienti a coprire la spesa necessaria per smaltire la carcassa di un bovino. La cosa peggiore è che viene stabilito che la Regione erogherà i contributi all’indennizzo, “ma solo entro i limiti di disponibilità delle risorse previste in un apposito capitolo di Bilancio”, con il pericolo di non ricevere un centesimo per chi subirà i danni dopo che le risorse previste per un determinato anno risultino esaurite (salvo sperare in variazioni di bilancio). Anche i tempi di pagamento si prospettano molto lunghi, per non parlare di nuove cause di esclusione dal risarcimento, che potrebbero far perdere il diritto all’indennizzo a tutti gli allevatori; infatti, basta che una Provincia dia indicazioni agli allevatori per realizzare recinti super resistenti anti lupo, magari per svariati chilometri, cosa che nessun allevatore di montagna può permettersi in termini di costi, ed ecco che per il solo fatto di non aver ottemperato a tali indicazioni (costosissime), lo sventurato allevatore può essere escluso dal risarcimento dei danni".
Per modificare la delibera il Consigliere Roberto Corradi ha depositato otto emendamenti, che mirano a parificare il risarcimento all’effettiva entità del danno, limitando l’esclusione dal risarcimento ai soli casi in cui gli allevatori, pur avendo ottenuto dalla provincia finanziamenti o materiali per prevenire le aggressioni dei predatori, non li abbiano utilizzati. Con un altro emendamento Corradi vuole modificare la delibera prevedendo che gli indennizzi vengano pagati entro venti giorni dalla presentazione della documentazione, e non con gli attuali tempi «biblici». "Se non si risarciscono interamente i danni, e in tempi brevi- ha detto Corradi - , vi è il pericolo di esasperare le persone che vivono nelle aree dove si registra la presenza di lupi ed altri predatori, favorendo di fatto episodi di bracconaggio "difensivo" e la pessima prassi di abbandonare bocconi avvelenati".