Nei giorni scorsi ha fatto il giro del mondo la tragica notizia dell'aggressione di una volpe ai danni di un neonato nella sua culla, avvenuta nei sobborghi di Londra. L'animale è riuscito ad intrufolarsi nella camera del bimbo e lo ha azzannato per un bracccio, cercando di portarselo via. Fortunatamente la madre è riuscita ad allonanare la volpe con urla e calci e a portare il piccolo in ospedale, dove è stato sottoposto ad un intervento per la ricostruzione della mano lacerata.
L'incredibile vicenda è solo l'ultima delle tante simili (la stessa cosa è successa due anni fa con due gemelline di nove mesi), e ha riaperto il dibattito sulla necessità di porre rimedio alla presenza di questi animali, moltiplicati soprattutto dopo che l'Inghilterra ha messo al bando la tradizionale caccia alla volpe, nel 2005. Pare che solo a Londra si contino almeno 10 mila esemplari. Vivono a stretto contatto con gli umani, che hanno imparato a non temere, bivaccando nei parchi e nei giardini pubblici, in cerca di rifiuti. La caccia alla volpe rimane comunque permessa senza l'utilizzo dei cani ed è molto praticata dai cacciatori britannici.