Dopo la tragica fine cui è andata incontro
una bimba di 7 anni che stava facendo il bagno in un laghetto del nord dell'Australia, divorata da un coccodrillo di 2,5 metri, cresce nella terra dei canguri la
preoccupazione per il pericolo che tutti i cittadini corrono nelle vicinanze di corsi d'acqua. La morte della bambina ha acceso i riflettori sul problema coccodrilli, il cui numero pare sia
aumentato di 20 volte nel giro di una trentina d'anni.
Da quando cioè è stata chiusa la caccia a questi rettili, divenuti specie protetta. Negli ultimi giorni si moltiplicano però gli appelli per riaprire la caccia selettiva in modo da tenere sotto controllo la specie e scongiurare altre tragedie. Secondo il quotidiano The Australian, a favore di un ritorno a una caccia selettiva si e' espresso anche Graham Webb, presidente del Crocodile Specialist Group della Unione Internazionale per la Conservazione della Natura e noto sostenitore della legalizzazione di battute di caccia mirate, che potrebbero inoltre diventare una fonte di reddito per le popolazioni aborigene.