Dopo le polemiche scatenatasi per l'abbattimento dell'orso M90 da parte della Provincia di Trento, in una nota, Ispra chiarisce il proprio ruolo sulla vicenda.
L'Istituto è stato infatti chiamato a valutare la coerenza degli interventi proposti dalla Provincia di Trento rispetto al PACOBACE (Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno nelle Alpi centro-orientali), documento adottato dal Ministero dell'Ambiente, dall'Ispra e dalle Regioni e Province autonome delle Alpi centro Orientali.
Per quanto riguarda M90, Ispra ha confermato tre comportamenti problematici secondo il PACOBACE, conseguentemente le tre opzioni, permesse in questi casi sono: la cattura con rilascio per spostamento o radiomarcaggio, la cattura per captivazione permanente e l'abbattimento.
"Quale azione finale adottare tra quelle previste dal PACOBACE - si legge nel comunicato -, non è decisione che spetta a ISPRA, ma è unicamente in capo all’Amministrazione provinciale di Trento e ai suoi Organi, come stabilito dalla Legge provinciale di Trento n. 9/2018 e tenuto conto dell’articolo 59 della successiva Legge provinciale n. 9/2023".
Ispra ha raccomandato anche misure urgenti per la sicurezza dei cassonetti dei rifiuti al fine di evitare comportamenti di confidenza degli orsi.