Cervi e cinghiali da soli costituiscono circa la metà della biomassa globale dei mammiferi selvatici e che consumano la maggiore quantità di risorse naturali. Lo ha stabilito uno studio, pubblicato sulla rivista dell’Accademia nazionale delle scienze americana (Pnas) e coordinato dall’Istituto israeliano Weizmann per la scienza a Rehovot.
Gli scienziati hanno raccolto e confrontato i dati relativi alle popolazioni di 392 specie di mammiferi terrestri. Tramite un algoritmo che partendo dai dati a disposizione ha calcolato l’abbondanza anche per le specie per le quali le cifre sono sconosciute. Con questo sistema hanno stimato una biomassa complessiva dei mammiferi selvatici di circa 20 milioni di tonnellate, composta principalmente da grandi erbivori come il cervo, il cinghiale e l'elefante.
A questi si aggiungono poi quelli marini, con una biomassa globale stimata in 40 milioni di tonnellate: a dominare in questo gruppo, per oltre la metà della biomassa, sono invece le balene.
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