Il governo dello Zimbabwe ha deciso di mettere in vendita gli animali selvatici delle proprie riserve naturali per evitare che muoiano di fame a causa della siccità. Nei giorni scorsi è infatti apparso su un quotidiano del paese l'annuncio delle autorità, che invitava chiunque ne avesse la possibilità a comprare gli animali e ad occuparsene. A quanto pare si tratta di un tentativo disperato di reperire fondi per l'approvvigionamento di acqua per le stesse riserve naturali, come conferma l'ex direttore dei guardiaparchi e ambientalista Jerry Gotora.
La situazione è grave anche per gli esseri umani. La siccità che ha colpito il paese ha ridotto alla fame più di un quarto della popolazione. La situazione dei Parchi, già messa alla prova dal sovrappopolamento degli elefanti, si è aggravata dalla carenza di acqua e cibo. Già lo scorso anno il Paese ha ceduto 60 elefanti alla Cina, interessata soprattutto all'avorio. La messa in vendita degli animali è un'operazione drastica ma necessaria. Se nessuno li comprerà, molti di loro moriranno comunque di stenti. Il parco nazionale di Hwange, si legge su Repubblica, al momento ospita un numero di elefanti quattro volte superiore a quello consentito dal territorio, in un'area dove la siccità costringe a utilizzare macchinari per rintracciare l'acqua dai bacini sotterranei. Troppo alti i costi del carburante necessario, che ora andranno a ricadere sulla conservazione della fauna.