Il governo del Sudafrica sta promuovendo attivamente il consumo di carne selvatica nel paese, sostenendo che ciò possa portare notevoli benefici ambientali, sociali ed economici. Il dipartimento delle Foreste, della Pesca e dell’Ambiente del Sudafrica ha infatti presentato un piano che mira a regolare e incentivare il consumo di carne selvatica, proponendo nuove leggi per garantirne la sicurezza alimentare e la tracciabilità.
Attualmente, il paese ospita circa 20 milioni di animali selvatici, una popolazione cresciuta considerevolmente negli ultimi decenni. Tuttavia, il consumo di selvatici è ancora limitato, con solo il 10% della carne di selvaggina considerata commestibile. Il governo punta ad aumentare questa percentuale fino all'85% entro il 2030.
Secondo il dipartimento, il consumo di carne selvatica potrebbe apportare numerosi vantaggi. Oltre a ridurre la pressione sugli ecosistemi causata da una proliferazione eccessiva di certe specie selvatiche, la carne selvatica è anche più salutare rispetto a quella di allevamento, contiene meno colesterolo e emette meno gas serra durante la sua produzione.
Dal punto di vista economico, un aumento del consumo di carne selvatica potrebbe portare vantaggi sia agli agricoltori che possiedono terre con una grande presenza di animali selvatici, sia alle comunità rurali più povere, creando nuove opportunità di occupazione e aumentando le entrate derivanti dall'esportazione di carne selvatica.
Tuttavia ci sono sfide da affrontare, tra cui l'abitudine dei sudafricani a consumare principalmente carne da allevamento e le difficoltà logistiche legate alla distribuzione della carne selvatica nei supermercati. Il governo si impegna a sensibilizzare la popolazione e a promuovere accordi con le catene di supermercati per rendere la carne selvatica più accessibile.
Nonostante le potenziali difficoltà, il governo sudafricano è determinato a implementare il piano per aumentare il consumo di carne selvatica, con l'obiettivo di creare un settore industriale più robusto e sostenibile nel lungo termine. (Il Post)