Dopo un lungo iter in Parlamento, con il voto del Senato è stata approvata definitivamente la legge sugli ecoreati. Il testo prevede la definizione nel codice penale di nuovi reati contro l'ambiente, che passano da contravvenzioni a delitti, e l'inasprimento delle pene per chi inquina, per le omesse bonifiche, il traffico di materiale radioattivo, ecc. Raddoppiano i tempi di prescrizione e aumentano le pene per gravi reati come il disastro ambientale, per cui si rischiano fino a 15 anni di reclusione. “Ora avremo finalmente gli strumenti giusti per punire chi distrugge l'ambiente” ha dichiarato il Ministro all'Ambiente, Gian Luca Galletti.
Non mancano le polemiche sul provvedimento, soprattutto per il mancato approfondimento della norma sul disastro ambientale, per cui erano stati previsti diversi emendamenti. Critico il portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli. "La legge introduce nel nostro ordinamento il reato di disastro ambientale solo se cagionato 'abusivamente', - fa notare Bonelli - come se vi fossero reati ambientali che non sono abusivi. Con questo avverbio si garantisce un'ombra di incertezza che può portare all'impunità".
"E' una bella giornata per chi ama l'Italia, l'ambiente e il futuro", sottolinea invece Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera. "La legge sugli ecoreati consentirà di contrastare l'illegalità in campo ambientale con strumenti più efficaci, a tutto vantaggio dell'ambiente e della salute dei cittadini. Siamo finalmente arrivati alla meta grazie ad un lavoro ampio e comune di tutto il Parlamento e alla mobilitazione di 25 associazioni guidate da Legambiente e Libera. La legge che introduce i reati ambientali nel nostro codice penale è un provvedimento che alza l'asticella della legalità e aiuta l'economia pulita".