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Controllo piccione nelle campagne. Galassi (Fidc Macerata) "non è caccia"


giovedì 3 aprile 2014
    

In merito agli articoli apparsi sulla stampa locale in questi giorni: "A Civitanova si spara ai piccioni. Residenti in allarme", "Spari nella campagna di Civitanova Alta . Parte il tiro al piccione "Tutto regolare", il Vicepresidente Provinciale della Federcaccia Macerata, Nazzareno Galassi, interviene precisando che "il piccione di città rappresenta la forma domestica della specie selvatica "Columba Livia". 

"Il parere emesso dell'ISPRA - continua - in data 05 Febbraio 2009 con nota 005042 evidenzia come la collocazione giuridica del piccione di città (Columba Livia varietà domestica), sia stata modificata in virtù della Sentenza n. 2598 della Corte di Cassazione Sez. III° Penale del 26 Gennaio 2004, la quale, atteso che secondo l'art. 2 della Legge Nazionale 157/1992 fanno parte della fauna selvatica oggetto di tutela della Legge "le specie di mammiferi e uccelli dei quali esistano popolazioni viventi stabilmente o temporaneamente in stato di libertà naturale nel territorio nazionale", stabilisce che anche il piccione di città vada assimilato agli animali selvatici in quanto "vive in stato di libertà naturale nel territorio nazionale". Appartengono ancora alle specie domestiche o addomesicate il piccione viaggiatore o quello allevato per motivi alimentari o sportivi.
 

"Da questa sentenza - precisa Galassi - discende, tra l'altro, che il riferimeneto per la gestione dei conflitti ascrivibili al colombo di città va individuato nella Legge Nazionale 11 Febbraio 1992 n. 157, inerente "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per l'esercizio dell'attività venatoria. In base al comma 2 dell'art. 19 della suddetta legge le Regioni e per delega le Province hanno facoltà di operare il controllo della fauna selvatica: per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche".
 

"Pertanto - sottolinea ancora -  quanto riportato dai mezzi di comunicazione non deve essere assolutamente confuso con "battute di caccia" e tantomeno con "tiro al piccione"(tra l'altro ormai vietato da decenni), in quanto il piccione non rientra tra le specie cacciabili ed il periodo in cui è consentita l'attività venatoria è compreso tra il primo di settembre ed il 10 Febbraio con limitazione di tempi, specie, capi e modalità".

"Pertanto ora si effettua solamente il controllo di fauna in sovrannumero e specificamente per il piccione,  in presenza di danni alle colture, segnalati da parte delle associazioni agricole, come espressamente previsto dall'art. 25 della Legge Regionale n. 7/1995. I soggetti incaricati alle operazioni sono le Gurdie Venatorie dipendenti dalla Provincia; queste ultime possono avvalersi dei proprietari e conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani di controllo, purchè muniti di licenza per l'esercizio venatorio, nonchè delle guardie forestali e delle guardie comunali munite di licenza per l'esrcizio venatorio, dalle guardie venatorie volontarie, da operatori autorizzati dalla provincia attraverso corsi di preparazione alla gestione faunistica muniti di licenza per l'esercizio venatorio.
 

Durante queste operazioni vengono rispettate tutte le prescrizioni vigenti in materia di pubblica sicurezza, usando sempre la massima cautela,  attenzione e prudenza, specialmente in un territorio antropizzato come quello della fascia costiera. Il controllo della fauna in sovrannumero è un tassello importante per la gestione del territorio e per la tutela delle colture agricole. La fauna è patrimonio indisponibile dello Stato e quindi è n bene di tutta la collettività  ma i danni alle colture vengono risarciti agli agricoltori nel territorio a gestione programmata dagli Ambiti Territoriali di Caccia utilizzando le quote versate dai cacciatori" conclude Galassi.

   

 

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9 commenti finora...

Re:Controllo piccione nelle campagne. Galassi (Fidc Macerata) "non è caccia"

Il piccione è specie idonea per i piano di controllo che sono riservati ai lecchini degli atc e province. a le guardie violontarie ( belle quelle ) la solita vergogna italiana. una mafia

da Paolo 04/04/2014 8.21

Re:Controllo piccione nelle campagne. Galassi (Fidc Macerata) "non è caccia"

Se fanno parte degli animali selvatici gli si apra la caccia come era qualche anno fa, anche qui in Toscana. Stessa sorte alla tortora dal collare e per non parlare dello storno. L'unico controllo è inserirli tra le specie cacciabili. Saluti

da sergioA 03/04/2014 22.12

Re:Controllo piccione nelle campagne. Galassi (Fidc Macerata) "non è caccia"

voglio chiedere al sig.Galassi.mi dice per favore perché in alcuni paesi si caccia,sia il piccione domestico(come lo chiama lei),sia le tortore dal collare...forse sono anche domestiche le venti specie che cacciamo di meno dei Francesi...oppure gli orsi che cacciano un Slovenia,Croazia...sarà domestico anche il gabbiano reale che cacciano in certi paesi,così come marmotte,oche etc...che dice sig.Galassi,sarà rimasto qualche selvatico nel nostro paese....

da max 60 03/04/2014 17.45

Re:Controllo piccione nelle campagne. Galassi (Fidc Macerata) "non è caccia"

x NANNI, il controllo dovrebbe essere effettuato alle menti che sono a Roma, visto che di intrallazzi ne capiscono tanto ma di ambiente conoscono a malapena le margherite.......

da dardo 03/04/2014 16.18

Re:Controllo piccione nelle campagne. Galassi (Fidc Macerata) "non è caccia"

PICCIONI,TORTORE, GABBIANI CHE SI TROVANO IN APERTA CAMPAGNA SI DEVONO CACCIARE. PORTANO UN GRANDE DANNO ALL'AGRICOLTURA. NON SI FA' IN TEMPO A SEMINARE CHE VEDI ARRIVARE STORMI DI UCCELLI CHE FANNO MAN BASSA. BASTA CI VUOLE UN CONTROLLO.

da NANNI 03/04/2014 13.52

Re:Controllo piccione nelle campagne. Galassi (Fidc Macerata) "non è caccia"

Ovvio che non è caccia: "è controllo!" in lombardia viene fatto da diversi anni per limitare i danni e contenere eventuali proliferazioni batteriche nelle cascine invase dai piccioni. Se sia un bene o un male non saprei cosa dire, ma sicuramente se il piccione, come la tortora dal collare e lo storno venissero inseriti tra le specie cacciabili si eviterebbe di fare "controllo" e forse qualcuno sia caccia che in tavola si divertirebbe di più!!

da Danilo Micali 03/04/2014 13.06

Re:Controllo piccione nelle campagne. Galassi (Fidc Macerata) "non è caccia"

ma vi svegliate adesso? fuori dal periodo di caccia al piccione ci sparano anche in emilia, in piemonte, ed in tutti quei luoghi dove fa danno, vi ricordo che si caccia per tempi luoghi e speci, i tempi determinano che l'animale sia svincolato da prole , i luoghi devono essere decretati in base alle distanze da case capanni ecc, e le speci quelle cacciabili, in questo caso si schiaccia tutte queste voci, e non sparano solo ai piccioni, ma anche a storni con prole nel nido, mi sono svenato a dire che è una vergogna, alla quale partecipano molti nostri colleghi paraculati chiamati da tizio e caio, per fare due spari venderebbero la madre che schifo!

da dardo 03/04/2014 13.03

Re:Controllo piccione nelle campagne. Galassi (Fidc Macerata) "non è caccia"

Il piccione di città oltre che in sovra-numero è anche malato.Perciò l'abbattimento di molti esemplari non può che far bene alla specie.

da agostino 03/04/2014 12.36

Re:Controllo piccione nelle campagne. Galassi (Fidc Macerata) "non è caccia"

Macerata queste cose non si fanno, l'europa c'è lo vita, l'immagine che diamo non è bella e ci andiamo di mezzo sempre noi cacciatori, anche se a sparare sono le guardie venatorie o i fidati della provincia ma è sempre la caccia che ci va di mezzo. Sarebbe meglio trovare altro modo per controllare i piccioni .

da un cacciatore 03/04/2014 12.36