 L'approvazione delle deroghe per il prelievo dello storno da parte della Giunta regionale pugliese è stata accolta favorevolmente anche da Arcicaccia, che in una nota, sottoscritta dal Presidente nazionale Osvaldo Veneziano e da quello regionale Antonio De Bartolomeo, si dichiara soddisfatta per la qualità e la tempestività del provvedimento emanato.
 L'approvazione delle deroghe per il prelievo dello storno da parte della Giunta regionale pugliese è stata accolta favorevolmente anche da Arcicaccia, che in una nota, sottoscritta dal Presidente nazionale Osvaldo Veneziano e da quello regionale Antonio De Bartolomeo, si dichiara soddisfatta per la qualità e la tempestività del provvedimento emanato.  
"Per  difendere la caccia - dicono Veneziano e De Bartolomeo - è urgente ricostruire un forte rapporto con la  societ�altrimenti non serve a molto “pentirsi” e fare pubblicità a  difesa dei limiti della legge 157/92 - come fanno massicciamente le  altre Associazioni venatorie - dopo i “peggioramenti” di legge sui tempi  di caccia per l’avifauna e in particolare per quella migratoria che,  anche loro, hanno voluto.
“Apprezziamo le disposizioni sulle “deroghe” dell’Assessore Stefàno anche perché, ci auguriamo, contribuiranno a “smascherare” la cultura anticaccia del Governo che aveva “l’obbligo di legge” di emanare le linee guida per le Regioni per dare a queste certezza nel legiferare per le deroghe, nonché le necessarie condizioni che evitino legislazioni regionali diversificate, ricorsi strumentali ai TAR e rischi di “sanzioni comunitarie” dichiarano dall'Arcicaccia.
 
“E intanto – conclude la nota - aspettiamo il reinserimento dello storno nell’elenco delle specie cacciabili. Il Ministro Romano non si occupi solo delle “quote latte padane”, si ricordi che ci sono tanti cittadini del sud e tanti agricoltori”. 
 
(26/10/2011)
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