In Provincia di Genova, contrariamente alla scorsa e alle precedenti stagioni, la caccia ai cervidi è da ora possibile anche alla cerca e non più solo in postazione fissa. E' quanto è stato deciso dal Consiglio  Provinciale che ha approvato quasi all'unanimit�(31 voti su 31, contrario solo Spanò dei Verdi) il nuovo regolamento. La cosiddetta 'cerca' concede ai cacciatori di muoversi in una zona ampia ma delimitata, e con limitazioni precise. I cacciatori sono tenuti ad indossare un giaccone rosso, tenere l'arma in condizioni di sicurezza e tirare da una distanza non superiore ai 200 metri. 
Questa nuova possibilità di caccia è il risultato di un lungo lavoro di concertazione attuato dall'Assessore provinciale alla Caccia, Piero Fossati, che, supportato dall'Ispra e dai tecnici della Provincia è riuscito a mettere d'accordo cacciatori, agricoltori, ambientalisti e animalisti,  come conferma lui stesso alla stampa: "il testo finale  arrivato dopo numerose riunioni fra tutti i soggetti interessati, nelle quali la Provincia ha svolto solo il ruolo di mediatore neutrale, si deve - sottolinea Fossati - ai piccoli ‘passi indietro’ fatti da tutti, segno di uno spirito costruttivo e della volontà di risolvere i problemi”.
 A volere la norma sono stati soprattutto i cacciatori dell’Ambito  Territoriale di Caccia 2 (Atc 2), quello che comprende il territorio di  Levante della Provincia, dove, a differenza che nell’Atc 1 di Ponente,  la caccia da postazione fissa ha dato nel primo anno scarsi risultati, a  causa della conformazione del territorio, in cui la visuale è ridotta  dall’assenza di pascoli e spazi aperti. Il nuovo metodo dovrebbe consentire di fermare la proliferazione incontrollata dei cervidi e dei danni causati alle coltivazioni. 
 
  (21/10/2011)
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