Alla Mostra del Cinema di Venezia concorre anche il film La terra degli uomini rossi (regia di Marco Bechis). Un documentario che denuncia le difficili condizioni a cui la popolazione indigena dei Guarani in Brasile è costretta a sottostare a causa degli interessi economici di multinazionali e industrie locali per la produzione e l'esportazione di biocombustibili come l'etanolo, ricavato dalla canna da zucchero. A causa di queste enormi piantagioni, le foreste che da millenni sono state abitate dagli indigeni, sono in gran parte scomparse e le comunità autoctone rimaste (da oltre un milione di persone a poche migliaia) sono state confinate dal governo in riserve ai margini delle città. Una vera e propria violenza che ha tolto a queste popolazioni soprattutto la possibilità di sostentamento attraverso la caccia, la pesca e l'agricoltura tradizionale. Per questo da alcuni anni queste comunità stanno tentando di rioccupare le loro terre originali ma le reazioni sono spaventose. I leader delle comunità vengono uccisi brutalmente e la gente picchiata e intimidita con ogni mezzo. Il film racconta tutto questo e in particolare la storia di Marcos Veron, leader del popolo Guarani – Kairowà, assassinato per aver tentato di rioccupare le terre del suo popolo. (La Repubblica)
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