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Benelli: ecco i dati che dimostrano l'importanza della caccia


venerdì 20 dicembre 2013
    
La caccia e i cacciatori non li ami solo se non li conosci”. Lo ha detto Enrico Finzi, direttore di Astra Ricerche presentando i dati de Gli italiani e la caccia durante l'incontro organizzato dalla Benelli Armi a Pesaro lo scorso 13 dicembre. Per dire che il settore non va demonizzato e anzi andrebbe sostenuto basterebbe fermarsi all'economia, si legge nel comunicato degli organizzatori.

“L’industria che gravita attorno all’attività venatoria, smuove qualcosa come 8 miliardi di euro, pari a mezzo punto percentuale del Pil del Paese, 43 mila occupati, 218 milioni di euro, cifra che corrisponde al saldo import/export. Più nel dettaglio l'export rappresenta il 90 per cento del fatturato, una vera eccellenza per l'Italia.

Visti i dati, considerando la loro significativa portata, perché – ci si deve chiedere - di caccia se ne parla poco e spesso male? La risposta, che è affiorata anche dalla tavola rotonda finale moderata dal giornalista Oscar Giannino, scomoda di nuovo l’informazione: ce n’è poca e quando c’è è colma di pregiudizi.

Ma prima ancora dell’informazione l’argomento scomoda i portatori di interesse (ambientalisti, cacciatori, agricoltori) che Benelli ha voluto portare a confronto per  iniziare a tessere un dialogo finalmente disteso anche in Italia. Si è ripartiti dunque dai numeri per individuare elementi di intesa. Di spunti utili se ne possono trovare molti. Nel rapporto fra la caccia e le aree protette per esempio: “Gli animalisti – ha commentato Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi – sono un grande ostacolo ad una corretta gestione faunistica. La cooperazione – ha aggiunto insistendo sul rapporto con il mondo venatorio – in Italia non è omogenea e nella gestione dei parchi ci sono purtroppo componenti fondamentaliste che vedono il cacciatore come una figura negativa. E invece la caccia è una bella tradizione che non crea problemi”.

E poi nella governance che, secondo Antonino Morabito, responsabile fauna Legambiente, non funziona. “Noi – ha affermato - richiamiamo i nostri concittadini (agricoltori e cacciatori) a prendersi degli impegni insieme e a rispettarli, perché non c'è più tempo”. E ancora nella disciplina sportiva, da cui possono partire segnali incoraggianti: “Io con un'arma in mano – è stato l'intervento fatto dal campione mondiale di tiro a volo Giovanni Pellielo - sono stato ricevuto dal Pontefice. Questo significa che se non abbiamo preclusioni riusciamo ad arrivare alla sensibilità delle persone”.

Inoltre nel rapporto fra agricoltori e cacciatori: “Il mondo agricolo, il mondo della caccia, il mondo ambientalista perseguono tutti lo stesso interesse, solo che non lo fanno tenendosi per mano – ha spiegato Claudio Gagliardini, vice direttore di Coldiretti Marche -. Ognuno lo fa per il proprio tornaconto. Per questo invito tutti a cercare concertazioni che uniscano e consentano al legislatore di farsi un quadro preciso di tutte le posizioni”.

Infine spunti sono venuti da e per il mondo della caccia, anch'esso al suo interno suddiviso in troppe sigle di rappresentanza: “La prima parola d'ordine – ha affermato Gianluca Dall'Olio, presidente Federcaccia – è unità, per avere maggior forza e credibilità. L'impegno deve essere volto a modificare la nostra struttura incrementandone la professionalità. Il volontariato è una cosa bellissima ma non è sufficiente. Bisogna quindi smetterla – ha concluso - con gli antagonismi che hanno impoverito la capacità di organizzazione, occorre creare una piattaforma comune con il mondo degli ambientalisti e degli agricoltori”.

Per concludere l'invito, ribadito dal presidente di Cncn, Giovanni Ghini, ad insistere su una campagna di informazione che prospetti il tema della caccia nella sua luce reale: “Il cacciatore se ben informato è un gestore dell'ecosistema. Lo è nel momento in cui va a caccia ma anche quando durante l'anno compie attività preparatorie che giocano a favore dell'ambiente. Bisogna uscire dall'ideologia: i nostri studi servono a questo, a favorire una corretta inquadratura del problema e a conoscere la realtà fuori da ogni distorsione interpretativa”.

Le aziende sono promotrici di queste attività, così come le associazioni che le rappresentano e sostengono le problematiche venatorie nel rispetto delle normative di legge,
il tutto per mantenere florido un settore che in Italia rappresenta lo 0,6% del pil.

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7 commenti finora...

Re:Benelli: ecco i dati che dimostrano l'importanza della caccia

... Tutto esatto, ma, con questa lista di blasonati devo ricredermi, per la mia caccia Benelli mai più.

da s.g. 22/12/2013 13.54

Re:Benelli: ecco i dati che dimostrano l'importanza della caccia

X TUTTI I CACCIATORI DI ROMA,INFORMATEVI PRESSO I VOSTRI CIRCOLI,HANNO CHIUSO A PARCONAZIONALE,TUTTO CASTEL DI GUIDO,DAI LAGHETTI DI MEZZALUNA SINO ALL'AURELIA-BARBABIANCA-ARANOVA-LEPRIGNANA E VERSO CIVITAVECCHIA NON SI SA' BENE,PERCHE' CARTINE E MAPPE,(molto piccole che non si vedono i confini)FATTE DA VERI DEMENTI,STATE ATTENTI,un saluto a tutti di BUON NATALE.

da MARCELLO64 21/12/2013 19.07

Re:Benelli: ecco i dati che dimostrano l'importanza della caccia

se nel nostro paese non funziona una emerita m....a,può funzionare la caccia.la caccia deve essere in mano ai cacciatori(lotta nocivi,ripristino ambientale,tutela del territorio etc),per fare questo però,ci dobbiamo scrollarci di dosso il tanto famigerato articolo 92 del codice civile,insomma,cacciare come si caccia nel resto d'Europa,e nel mondo.solo così facendo avremmo credito,e ci scrolleremo,come una pisciata nel cesso,degli animalnazisti.

da max 60 20/12/2013 17.32

Re:Benelli: ecco i dati che dimostrano l'importanza della caccia

Legambiente che ci insegna la governance...

da Pinuccio 20/12/2013 17.24

Re:Benelli: ecco i dati che dimostrano l'importanza della caccia

SPERO ( chi di speranza vive di speranza muore ? )che con la nuova legge di stabilità e con le nuove regole di finanziamento ai partiti si arrivi come in america dove i soldi che arrivano dalle fabbriche armiere e dai cittadini vengano riveriti e rispettati !!

da Mauro Roma 20/12/2013 16.24

Re:Benelli: ecco i dati che dimostrano l'importanza della caccia

Dall'Olio...chi è quello che alle riunioni fa interventi dediti al pd e sta attento a non offendere legambiente? quello che supporta la 157/92? no grazie ne abbiamo abbastanza di incompetenti!

da dardo 20/12/2013 16.21

Re:Benelli: ecco i dati che dimostrano l'importanza della caccia

Tante belle parole,mà all'atto pratico,meno allodole nel carniere giornaliero,si inzia a sparare al colombaccio,cornacchia ecc.. solo dal 2 ottobre, e voi come sempre....PAROLE,PAROLE SOLTANTO PAROLE x NOI e tanti bei SOLDONI da spartire tra di voi,ass.ven.,ambientalisti animalisti,coldiretti.E' finita la pacchia......

da MARCELLO64 20/12/2013 15.34