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Tra le macerie 60 unità cinofile


giovedì 9 aprile 2009
    

Unità cinofile terremotoI cani vengono spesso impiegati nelle più disparate operazioni di salvataggio, grazie al loro proverbiale fiuto e all'affinità raggiunta con l'uomo, si rivelano indispensabili soprattutto nella ricerca di persone sepolte dalle macerie. Negli ultimi giorni sul territorio dell'aquilano colpito da ripetute scosse di terremoto hanno operato 60 unità cinofile affiancate alle squadre di soccorso, indicando con precisione e in poco tempo i punti in cui sono state trovate molte persone ancora vive e tratte in salvo.

Inviate da tutta Italia, le migliori unità cinofile di Lombardia, Lazio, Toscana e altre regioni, sono state coordinate dall'Ucis (Unità cinofile italiane da soccorso), un'organizzazione che si attiva in caso di emergenza e raccoglie in un'unico raggruppamento le unità cinofile dei diversi gruppi istituzionali e volontari, in modo da organizzare al meglio le forze. I cani impiegati in questo tipo di operazioni (per lo più di razza labrador, pastore tedesco, golden retriever, pastore belga), operano in sinergia con il loro conduttore, imparando ad agire in squadra e a capirsi reciprocamente.

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5 commenti finora...

Re:Tra le macerie 60 unità cinofile

In linea generale nessun "animalista" accusa in i cacciatori di maltrattare i propri cani, anche se purtroppo è abbastanza diffusa la cattiva usanza di abbattere i propri cani quando si manifestano non efficaci nella caccia o impiegandoli per alcuni tipi di caccia non legali come all'istrice che provoca ferite il più delle volte mortali. Io purtroppo mi rattristo nel leggere i commenti su questo sito, che esulano davvero dal tema caccia...converrà con me che l'80% dei commenti si riferiscono alla necessità di abbattere i cani randagi, commentando che i cani randagi sono una piaga violenta della società, neanche ci fosse una carneficina di vite umane (rispetto al numero di cani il numero diincidenti rilevanti all'anno è di pochissime unità se non nulle e comunque limitate ad alcune zone depresse dell'Italia) e indicando gli animalisti come una specie di delinquenti quando le assicuro che dietro il mondo degli "animalisti" c'è un popolo di persone che aproprie spese e dedicando il proprio tempo si dedicano alla prevenzione dell'abbandono e alla cura dei cani abbandonati. Il problema del lucro su questo mondo riguarda principalmente le amministrazioni comunali e questo non è un parere ma una evidenza la maggior parte delle volte verificata anche dalla magistratura e comunque si parla di importi che su base nazionale rappresentano una goccia nell'oceano degli sperperi italiani. Leggere i commenti di persone cosi negativamente fomentate è davvero preoccupante...li legga e se ne renderà conto...

da mario 21/04/2009 11.06

Re:Tra le macerie 60 unità cinofile

Sig.Mario concordo con Lei,ma ammetta che comunque sempre e solo i cacciatori sono accusati di abbandono dei cani o di maltrattamento.Spero Lei sappia che non è cosi,o comunque la maggior parte di loro non si comporta in tale maniera.Poi ovviamente la mano sul fuoco non la si mette per nessuno,ma ad onore del vero ci sono persone che vivono al di fuori della legalità ma non per questo tutti i cittadini sono delinquenti.Non so dalle sue parti,ma in Provincia di Genova per esercitare la caccia al cinghiale dove si utilizza un alto numero di segugi,vige l'obbligo prima di ritirare l'autorizzazione a dimostrare l'avvenuta iscrizione all'anagrafe canina dei soggetti utilizzati,e gli agenti preposti al controllo verificano spesso che sia tutto in regola,cosa che invece molte volte non avviene, per esempio su soggetti regalati per Natale o a compleanni,che vengono magari abbamdonati prima della partenza per le vacanze.

da Adriano Zanni 20/04/2009 22.07

Re:Tra le macerie 60 unità cinofile

Caro sig. Adriano, come ho tenuto a sottolineare nei commenti ad altri articoli, reputo francamente poco evoluto e civile il pensiero dei molto qui che se probabilmente credono che la dignità di un cane, sia esso da caccia che da ricerca, abbia valore solo perchè appartenente ad una persona....altrimenti non si spiega l'accanimento che queste persone hanno nei confronti dei cani randagi, concependo per loro solo l'abbattimento, senza perlatro vedere quello che è evidente ai più e cioè che le amministrazione e le imprese appaltatrici fanno letteralmente sparire i soldi stanziati per i canili e prevenzione. Un grazie a lei e alle persone che come lei si prodigano in queste situazioni di drammatica emergenza ma credo che l'umanità e il senso di amorevole carità debba andare oltre, finanche a delle povere creature abbandonate che hanno avuto la sola colpa di appartenere alla persona sbagliata.

da mario 20/04/2009 19.17

Re:Tra le macerie 60 unità cinofile

Caro sig.Mario,sono il responsabile di una reparto cinofilo da soccorso di un'ente istituzionale,insieme ai miei colleghi siamo intervenuti a L'Aquila sin dalle prime ore del lunedi.Nelle mia squadra ci sono 4 cacciatori che hanno messo in pratica nel soccorso tutto quanto la cinofilia venatoria gli ha insegnato. Inoltre nelle zone terremotate ho potuto in contrare ed apprezzare il lavoro unitamente ad altri volontari svolto dagli uomini della protezione civile Abruzzo della Federcaccia. Cordialità

da Adriano Zanni 20/04/2009 18.27

Re:Tra le macerie 60 unità cinofile

guarda caso, su questa notizia non avete inserito nessun commento...caspita riuscite ad esprimere il vostro parere solo quando potete tirar fuori la vostra crudeltà...in un certo senso "ammiro" la buona volontà della redazione di trattare anche tematiche non proprio vicinissime alla vita dei cacciatori ma poi appare evidente che sono davvero pochi gli argomenti che possono interessare loro...ma cosa ci si può aspettare da persone che "godono" nell'uccidere gli animali e che non lo fanno per necessità o per bisogni primari?

da mario 16/04/2009 9.12