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Cani ibridi più che lupi, per Coldiretti occorre intervenire


lunedì 18 novembre 2013
    
Tra il 2006 e il 2011 in Emilia Romagna i danni stimati agli allevamenti da parte di lupi o cani inselvatichiti sono aumentati di oltre un terzo, passando da 100 a 150 mila euro. E' quanto afferma Coldiretti regionale sulla base dei dati dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale) e della stessa regione Emilia Romagna.

La causa principale di questi attacchi, come si evidenzia dalle carcasse degli animali colpiti - sottolinea Coldiretti - sono i cani inselvatichiti più che i lupi. Il numero di questi ultimi, secondo i dati Ispra, sull'Appennino Emiliano romagnolo è 187, mentre per ogni lupo ci sono cinque cani. "Probabilmente, oltre alla pecore, ci toccherà salvare anche i lupi - commenta il presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello - perché si verificano sempre più spesso casi di ibridazioni cioè di capi nati dall'incrocio di cani con lupi. Così si rischia di arrecare un grave danno alla biodiversit�perché si perde il patrimonio genetico del lupo, imbastardito dai troppi incroci. La Regione sul fronte dei danni è intervenuta con i finanziamenti per la prevenzione e con il risarcimento anche per i canidi oltre che per i lupi. Ma ora dobbiamo cominciare a lavorare sulla prevenzione attiva, perché non è più tollerabile che un'attività d'impresa sia tenuta continuamente sotto scacco. Occorrerà intervenire decisamente per eliminare la presenza e la diffusione dei canidi e salvare il reddito degli allevatori nonché salvaguardare il patrimonio di biodiversità rappresentato dal lupo (specie canis lupus) del nostro Appennino, che, sia detto per inciso, ha tra le sue prede principali i cinghiali più che le pecore".

"Come richiesto da Coldiretti - informa Tonello - la Regione sta predisponendo un intervento per finanziare l'acquisto di cani da pastore, ma è necessario cominciare ad operare sull'altro fronte indicato da Ispra per evitare l'estinzione della specie lupo e cioè mettere in piedi rapidamente misure per la cattura e la sterilizzazione dei capi non appartenenti alla specie canis lupus e, nel caso questo non fosse possibile, bisognerà pensare anche di portare la raccomandazione dell'Unione europea di salvaguardare prioritariamente il lupo fino all'estrema conseguenza dell'abbattimento degli ibridi".

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2 commenti finora...

Re:Cani ibridi più che lupi, per Coldiretti occorre intervenire

il problema è che di pecore ce ne sono sempre meno e di cinghiali sempre di più. comunque, nel nostro appennino tosco emiliano si sta verificando un fatto strano. quest'anno mancano soprattutto i piccoli di cinghiale. da che dipenderà? diccelo te, dardo

da arco 19/11/2013 15.44

Re:Cani ibridi più che lupi, per Coldiretti occorre intervenire

i lupi corrono dietro alle pecore perchè si corre meno e si raggiunge prima lo scopo, è vero mangiano anche cinghiali ma quelli più giovani e meno grossi, e per catturare un cinghiale servono più calorie che per catturare una pecora, è un po' come andare al supermercato acquistare e spendere meno che ad un negozio, la risposta viene naturale....

da dardo 19/11/2013 9.44