Sulla migrazione prenuziale del tordo bottaccio continua l'inspiegabile atteggiamento restrittivo da parte di Ispra. Come sappiamo i dati dei KC nazionali risultano, per volere di Ispra, essere stati fortemente anticipati rispetto a quelli dei Paesi a noi vicini, oltre che, come giustamente fa notare Fidc, in contrasto con molte pubblicazioni sccientifiche.
L'Ufficio Studi e Ricerche Federcaccia ha analizzato un recente articolo scientifico ad opera di studiosi ISPRA e di alcune Università. "L’analisi dimostra che le conclusioni dell’articolo e il presunto avvio della migrazione prenuziale all’inizio di gennaio si basano su assunti non sperimentalmente verificati".
In sintesi:
Selezione dei periodi di migrazione: Il lavoro in esame seleziona alcuni parametri per definire i periodi di migrazione post e prenuziale in modo arbitrario, trascurando i movimenti dei tordi oltre novembre. Ci sono evidenze di tordi che si spostano dopo novembre, dimostrando che la generalizzazione sulla fine della migrazione in questo mese non è corretta.
Metodologia basata sull'aumento delle segnalazioni: Gli autori considerano che la probabilità di avvistare un uccello migratore è maggiore durante i periodi di movimento rispetto a quelli stazionari. Tuttavia, questo modello semplifica troppo i complessi movimenti dei tordi durante l'inverno, ignorando i movimenti interni ai luoghi di svernamento.
Mancata valutazione dello sforzo di caccia: Il lavoro non tiene conto dei cambiamenti nello sforzo di caccia, che può influenzare notevolmente il numero di uccelli abbattuti. L'attività venatoria varia nel corso delle stagioni e può portare ad abbattimenti significativi in gennaio.
Mancata valutazione dello sforzo d'inanellamento e avvistamento: I dati di cattura e avvistamento dipendono dall'attività umana, dalle condizioni meteorologiche e da altri fattori, che possono variare notevolmente. Questa variabilità può distorcere le distribuzioni spaziali e temporali dei dati di avvistamento.
Mancata considerazione dei movimenti non migratori: Il modello non tiene conto dei movimenti non migratori come dispersione invernale, spostamenti per motivi non migratori, e la ricerca del cibo. Questi movimenti possono influenzare il numero di incontri e confondere l'interpretazione dei dati.
Scelta dei metodi di valutazione dell'inizio della migrazione: Il modello basato sull'incremento o decremento delle segnalazioni in singole celle può portare a risultati contraddittori e non tiene conto della direzione dei movimenti.
Migrazione differenziale tra classi di sesso ed età: Il lavoro suggerisce che i maschi adulti iniziano la migrazione prima, ma questo non tiene conto dei movimenti diversi e delle possibili conseguenze per la sopravvivenza degli individui.
Qui l'articolo completo
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