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News Caccia

Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"


giovedì 13 aprile 2023
    
Coldiretti Torino chiede alla Città Metropolitana di attivare un piano urgente per ridurre il numero dei piccioni (Columba livia) sia nei centri urbani che nelle campagne.

Questi uccelli sono spesso parassitati dalla “zecca del piccione”, la zecca molle del genere Argus che può attaccare l’Uomo causando reazioni allergiche. Inoltre, il piccione è noto per essere un possibile veicolo di Salmonella e altri patogeni. Senza contare i problemi che i piccioni causano con le loro deiezioni alle opere storiche e ai monumenti e il disturbo causato agli esercizi di ristorazione all’aperto.

Ma Coldiretti Torino punta il dito soprattutto sui danni all’agricoltura.
In queste settimane gli agricoltori iniziano le semine primaverili che daranno i raccolti nel periodo estivo. Accanto alla scena più bucolica degli aironi che seguono le operazioni di preparazione dei campi per catturare lombrichi e roditori, senza conseguenze rilevanti per l’agricoltura, assistiamo alla più triste scena di enormi voli di piccioni intenti a divorare i semi appena posati nel terreno. Lo stesso accade alla maturazione, quando i piccioni attaccano i semi pronti per la raccolta. In particolare, i piccioni saccheggiano i fiori maturi di girasole, la soia e le spighe di grano. 

A differenza delle cornacchie, che sono cacciabili, per i piccioni non vengono attuati contenimenti. La vigente collocazione giuridica del piccione di città (Columba livia forma domestica) è stata definita dalla Corte di Cassazione la quale ha stabilito che il piccione di città sia considerato “animale selvatico” in quanto vivente in stato di naturale libertà, mentre appartengono alle specie domestiche o addomesticate il piccione viaggiatore e quello allevato per motivi alimentari. Da questa sentenza discende che il piccione debba essere gestito e che questa gestione sia demandata alle Regioni e, per effetto della delega in vigore in Piemonte, alle Province e Città Metropolitana. La Città Metropolitana, secondo la legge, ha facoltà di operare il controllo della fauna selvatica quando intervengano le condizioni previste dalla legge nazionale 157 del 1992 e cioè: “per la migliore gestione del patrimonio zootecnico; per la tutela del suolo; per motivi sanitari; per la selezione biologica; per la tutela del patrimonio storico-artistico; per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali e ittiche”.

Finora contro i piccioni sono stati attuati soltanto timidi piani a livello comunale. «Il piccione è una specie che non può essere gestita dai singoli comuni – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Serve l’adozione di un piano coordinato su scala provinciale. Non ci interessa il metodo da adottare per ridurre rapidamente il numero dei piccioni: per le nostre aziende agricole l’importante è il risultato di riportare il numero a livelli compatibili con l’agricoltura e con la sicurezza sanitaria».

Il piccione rappresenta un problema diretto, per il saccheggio delle semine e dei raccolti ma è anche un problema indiretto, per le contaminazioni dei cereali stoccati e dei foraggi animali. Le stesse patologie di cui è spesso portatore possono attaccare anche gli allevamenti animali.

«A partire da questa campagna agraria prevediamo che il sovrapopolamento dei piccioni diventi un problema sempre più serio perché dal 2023 cresceranno le superfici coltivate a soia e girasole per effetto delle politiche di agricoltura sostenibile dettate dall’Unione europea che prevedono l’impianto di colture a minore consumo di acqua e con maggiori rotazioni delle colture. Soia e girasole sono proprio le colture indicate ma sono anche quelle più appetite dal piccione. Ricordiamo che la richiesta di adottare misure urgenti per depopolare i piccioni arriva non solo su sollecitazione dei nostri associati ma anche di alcune amministrazioni comunali sempre più impotenti nella gestione di questo problema».


 

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13 commenti finora...

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

Ma la carabina libera vendita ce la fa' ad abbattere un colombo?

da lillo 14/04/2023 18.23

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

Grazie della spiegazione Hunter.. Rimane il fatto che la carabina ad aria compressa sotto ai 7'5 joule la uso ( usavo ) per abbattere le nutrie in gabbia In quelle zone vincolate es ZRC , dove l'abbattimento e' sospeso nel periodo estivo .MA poi nelle stesse zone ho l'autorizzazione per colombi ma solo due gg alla settimana ..... Il nostro piano vieta di intervenire sui nidi - non vieta invece di operare con dovuti accorgimenti nelle vicinanze di caseggiati capannoni ,stalle ,magazzini all'interno della proprieta autorizzativa..Ciao SG

da Vito Canevese 14/04/2023 12.17

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

Cara Coldiretti , allora non è con le RISERVE che si risolvono i problemi .....

da Ugo 14/04/2023 9.22

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

Condivido quanto scritto da ANDREA, Operatore faunistico. Oltre all'inserimento del piccione tra i selvatici abbattibili, ciò che potrebbe rivelarsi una soluzione molto incisiva sulla riduzione dei colombi, è il pest control. Carabine ad aria compressa e colpire i piccioni nei luoghi di ricovero, dormitoi e/o di nidificazione, caseggiati diroccati, capannoni industriali, stalle. In altri Stati si fa. Non capisco perchè in questa povera Italia debba essere tutto vietato.

da Hunter74 14/04/2023 0.04

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

Vito Canevese 13/04/2023 15.07: Esperienza già vissuta negli anni 1995/6/7/8, poi a causa di interventi altrui (animal ambientalisti estremisti) il controllo piccione, corvidi ecc. ecc. nei centri scomparì! Ora sto tifando per loro. Ciao Amicone!!!

da s.g. 13/04/2023 20.59

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

Non solo in Piemonte ma oramai il problema esiste quasi in tutta la nazione. Noi in Calabria abbiamo il problema ma siccome frequentiamo la caccia in Sicilia li assistiamo ad un vero disastro economico ambientale. Quando hanno iniziato con le semine c'erano stormi di circa 3 4.mila che girovagavano in ogni campo arato, gli agricoltori erano distrutti addirittura abbiamo visto agricoltori che piangevano che non sapevano a quale santo rivolgersi. È urgentissimo fare una legge e dare la possibilità ai cacciatori di abbatterli. Anche gli storni vietati con decreto Spadolini del 1999 stanno creando danni incalcolabili agli uliveti e alle semine si deve modificare con urgenza la legge per consentire ai cacciatori di poterli abbattere. Tutti gli altri nocivi sono in fortissimo aumento e si dovrebbe prolungare la caccia oltre i limiti temporali dei calendari venatori. W la CACCIA ed i Cacciatori

da Cacciatori calabresi 13/04/2023 20.15

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

Questi cittadini non vogliono i piccioni che con le loro deiezioni gli sporcano la macchina come pure gli storni le tortore i corvidi i passeri ecc. ecc. poi si dichiarano ambientalisti , animalisti , protezionisti ecc. chi più ne ha più ne metta, e totalmente contrari alla caccia e ai cacciatori, e allora chiedo : ma sanno questi personaggi che cosa è la natura e la gestione del territori ? direi proprio di no, questi vivono nella loro totale ignoranza in merito a quanto prima esposto in precedenza come pure tanti inutili e dannosi politici. Gli interventi vanno capiti e pianificati e in questi casi la figura del cacciatore è fondamentale per riequilibrare un situazione non più possibile in natura senza l'intervento dell'uomo.

da bretone 13/04/2023 18.59

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

provate a venire in provincia di milano un disastro non si puo non intervenire

da lory 59 13/04/2023 18.06

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

Lo devono inserire nel periodo venatorio, no come intervento sanitario....

da Mario 13/04/2023 18.00

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

cos'e "il pest control" Io attualmente pratico l'abbattimento secondo il piano di contenimento della Regione Veneto DGR 971 del 13/7/2021.Puntualizzo che ad ogni rinnovo di piano si inseriscono " per il miglior successo " continui adempimenti che limitano i risultati .Sulle semine di soia ci appostiamo e aseguito di tot colombi abbattuti avremmo fatto tre volte lo stesso numero di colombacci ,poi arrivano le oche ..

da Vito Canevese 13/04/2023 15.07

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

Io credo che il piccione e la tortora dal collare non possano essere gestiti solo come la maggior parte dei volatili cacciabili. Vanno catturati o abbattuti nei luoghi di nidificazione, cosa non permessa dalle leggi sulla caccia per le distanze da strade ed abitazioni. l'unico metodo è il "pest control". Però serve coraggio ad autorizzarlo. Per cui se ne parlerà tanto, ma con risultati modesti.

da Andrea, operatore faunistico. 13/04/2023 13.15

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

Io chiedo a Coldiretti che si riducano gli spandimenti di liquami fognari e zootecnici nei campi.

da Pinuccio 13/04/2023 11.51

Re:Coldiretti Torino "ridurre il numero di piccioni"

I piccioni torraioli come le tortore dal collare,e storni,vanno inseriti subito nelle specie cacciabili!!!

da Fucino Cane 13/04/2023 10.21