"Il calendario venatorio piemontese è un cattivo esempio per la caccia". Lo dice Francesco Bruzzone, capogruppo della Lega Nord in Liguria. "Questo calendario è caratterizzato da invenzioni di carattere restrittivo del tutto gratuite", prosegue.
"Il Piemonte vuole mettere in crisi tutto il mondo venatorio, una mossa forse ispirata da chissà quale sogno ambientalista. Non è pensabile che una Regione sia totalmente incapace di affrontare il tema della caccia e si appiattisca su di un parere ISPRA che ha dei contenuti difficili da condividere. La Regione Piemonte vuol farci credere che nel mese di gennaio alcune specie di uccelli siano in fase pre-nuziale, quando invece in altre regioni, compresa la mia Liguria, la fase pre-nuziale inizia molto dopo. Invito il mondo della caccia nazionale a diffidare e a guardare con sdegno l'operato della Giunta Regionale Piemontese, che può essere unicamente presa in considerazione solo nel caso in cui si voglia prendere come esempio il peggior metodo di amministrare, oltre che l'incapacità di conoscere la materia e di gestirla".
"Non è pensabile che il nostro confinante Piemonte sia l'unica regione d'Italia che non ha il coraggio di discostarsi dal parere dell'ISPRA. Se la pensano in questo modo, gli amministratori del Piemonte abbiano il coraggio di chiudere la caccia, evitando di usare forme di stillicidio per una categoria che merita ben altra attenzione, ben altra conoscenza della materia, ben altro coraggio di fare le giuste scelte politiche, anche in materia di caccia, che il territorio agro-silvo-pastorale richiede", conclude il Consigliere ligure.