E' al presidente dell'Api,
Francesco Rutelli, che Amici della Terra, Animalisti Italiani, Enpa, Fare Verde, Lac, Lav, Lipu, No alla caccia, Vas e Wwf, si rivolgono affinchè “con il suo percorso e con la sua esperienza” comprenda “le
devastanti conseguenze che quella proposta – quella del
Senatore Molinari, esponente, appunto dell' Api, nrd – avrebbe su tutta la fauna protetta del nostro Paese e sulla gestione della materia, grazie alla possibilità di
sparare sempre, dovunque e comunque con il pretesto del “controllo” della fauna”.
Il subemendamento proposto da Molinari al disegno di legge di modifica della legge sulle aree protette (394/91), relatore il Senatore Orsi, neanche a dirlo, per le associazioni ambientaliste è una nuova “deregulation venatoria”. Come non parlare poi di “caccia selvaggia”? Per l'occasione i rappresentanti del mondo anticaccia rispolverano i vecchi tormentoni che hanno portato un anno fa ad un clima intimidatorio nei confronti delle proposte di modifica della legge quadro sulla caccia. Ma ne inventano anche di nuovi. Addirittura le nuove regole porterebbero l'Italia al ruolo di “barbari del Continente per le stragi di biodiversità”.
A Rutelli quindi l'invito a far ritirare al suo sottoposto l'emendamento e a pronunciarsi a nome del suo gruppo contro ogni tentazione di deregulation.
(15/09/2011)
© RIPRODUZIONE RISERVATA