Questa la richiesta rivolta dalla Lac Marche all'Assessore alla caccia Paolo Petrini: a causa della siccità nella Regione (ormai 40 giorni senza pioggia) l'apertura della stagione venatoria deve slittare ai primi di ottobre. “Queste condizioni climatiche estreme – dichiarano gli animalisti - stanno mettendo a dura prova molte specie selvatiche, soprattutto quelle che nel nostro Paese raggiungono il limite meridionale del proprio areale, causando un peggioramento dello stato fisico degli animali rispetto alle annate normali, riducendone il successo riproduttivo e aumentando la mortalità di giovani e adulti in quanto più esposti a malattie e ai predatori”.
“Con il perdurare della crisi idrica, inoltre, - scrive Danilo Baldini, delegato della Lac Marche - molti ambienti palustri sono completamente essiccati, costringendo quindi gli animali a concentrarsi nelle poche pozze d’acqua rimaste allagate, diventando però così un facile bersaglio per i cacciatori, cui basterà appostarsi nei paraggi per fare di loro un’autentica carneficina".
Per tutte queste motivazioni, per cui secondo la Lac ci sarebbe piena condivisione dell'Ispra si chiede di posticipare l'apertura al 2 ottobre, sempre sperando che a quella data la situazione idrica sia migliorata.
(12/09/2011)
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