A Varese si sta lavorando per aumentare i territori aperti alla caccia. Lo fa sapere la Provincia che sta lavorando alla revisione del Piano Faunistico provinciale del 2003, comunicando la propria volontà di prevedere la corretta applicazione della quota di percentuale di territorio protetto (non più del 30 per cento). Ad oggi le zone off limits alla caccia raggiungono il 40 per cento, troppo, per la Provincia e in contrasto con gli interessi ecologici, tutelati in primis dall'attività venatoria.
“Il Piano Faunistico provinciale – si legge sul sito Varese News - dovrebbe quindi individuare ulteriori zone da liberare per ripristinare la giusta proporzione tra i diversi tipi di aree, ampliando gli attuali spazi, troppo limitati, ove è possibile praticare l'attività venatoria, oggi appunto eccessivamente sacrificata nella nostra provincia”.
L'amministrazione intende mettere bene in chiaro che l'ampliamento delle aree aperte alla caccia non risponde ad un mero interesse di categoria ma piuttosto ad quello generale della comunità. “Solo una sbagliata mentalità animalista – continua la nota - che stigmatizza ingiustamente i cacciatori (come se fossero tutti bracconieri, anzichè persone innamorate della natura, che rispettano e difendono in concreto e non a parole, con effetti positivi per tutti), arriva a negare la grande utilità per la sicurezza e la tutela dell'equilibrio ambientale e faunistico che innegabilmente riveste un'attività venatoria ben regolamentata”.