Il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida risponde pubblicamente alle polemiche esplose negli ultimi giorni in merito all'annunciata riforma della legge 157/1992. In un post pubblicato su Facebook, il Ministro definisce bugie molte delle anticipazioni circolate finora sul contenuto del disegno di legge, bollando come “sproloqui” i commenti basati su bozze non ufficiali.
"La mattina uno si alza e racconta una bugia. Altri in modo complice la replicano. Altri ancora si lasciano abbindolare e cominciano a sproloquiare commentando la bugia come fosse la verità", scrive Lollobrigida. Il riferimento, seppur implicito, è alle numerose critiche delle associazioni ambientaliste nazionali e dei quotidiani – secondo cui il nuovo testo favorirebbe il bracconaggio, liberalizzerebbe la caccia in aree protette e ridurrebbe il ruolo dell’Ispra nella gestione faunistica.
Il Ministro invita ad attendere la presentazione ufficiale del disegno di legge: "Consiglierei almeno di aspettare che il disegno di legge venga proposto, discusso nel governo e poi dal Parlamento, prima di dare giudizi nel merito. Si evitano tante brutte figure".
Lollobrigida ribadisce come la riforma della legge nazionale sulla caccia sia attesa da decenni, condivisa da forze politiche trasversali e resa necessaria da una normativa ormai superata. Il Ministro sottolinea inoltre che l’iter legislativo sarà pienamente rispettoso della democrazia e della trasparenza: "Le proposte saranno oggetto di discussione nelle commissioni parlamentari e nelle assemblee di Camera e Senato, dopo la valutazione in Consiglio dei Ministri. Nell’ambito dell’iter si svolgeranno le audizioni delle associazioni ambientaliste, animaliste, agricole, venatorie e di tutti i soggetti interessati".
Nello spazio commenti al post si registra anche un acceso scambio tra il Ministro e il deputato Antonio Caramiello del Movimento 5 Stelle, che in tono inquisitorio ha invitato Lollobrigida a smentire pubblicamente i contenuti più contestati del presunto disegno di legge. Il Ministro ha ribattuto chiedendo al deputato di pubblicare il testo a cui stava facendo riferimento, evidenziando che nessuna proposta ufficiale è stata ancora depositata. Di fronte a una risposta piuttosto evasiva, Lollobrigida ha incalzato: "Quindi collega, cosa commentava esattamente? Certo che ci vedremo in aula, quando esisterà un testo proposto ufficialmente, perché è lì che si fanno le leggi con le regole della democrazia rappresentativa".