
"Serve il coraggio di metter mano alle cose che non funzionano e la Legge 157, a oltre trent’anni dalla sua approvazione, va aggiornata tenendo conto degli studi scientifici più recenti, ma anche della realtà concreta dei territori, dove la fauna selvatica sta diventando una vera emergenza ambientale, agricola e sanitaria". Così Alessandro Beduschi, assessore regionale in Lombardia all’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, entra nel dibattito sull’annunciata riforma della Legge 157/92.
"Un plauso va al ministro Lollobrigida – prosegue Beduschi – per aver scelto di affrontare una questione complessa con determinazione, esponendosi a critiche che troppo spesso sono il risultato di un approccio ideologico e distante dalla realtà". "Il compito di un amministratore – conclude l’assessore – non è assecondare il consenso facile, ma assumersi la responsabilità di decisioni anche scomode, quando queste servono a tutelare l’interesse generale. E in questo caso il Governo lo sta facendo con coraggio".
Gli fa eco il consigliere e capogruppo FdI in Regione Lombardia Christian Garavaglia, secondo cui "la proposta del ministro Lollobrigida dimostra visione e pragmatismo, ed e' un primo passo verso un equilibrio rinnovato tra attivita' umana e presenza animale, fuori da schemi ideologici".
Per Carlo Bravo, vicepresidente della Commissione VIII Agricoltura, e' una "riforma attesa e doverosa, che tutela un comparto, quello venatorio e i territori - sottolinea Carlo Bravo, vicepresidente della Commissione VIII Agricoltura - Non si tratta di togliere diritti alla fauna selvatica, ma di restituire dignita' e tutela a chi ogni giorno presidia e cura i territori ovvero ai cacciatori, contro ogni ideologia. L'iniziativa del Ministro rappresenta, quindi, una risposta coraggiosa e non piu' rinviabile a una criticita' ormai strutturale. La recente sentenza del Tar, che penalizza la caccia nei valichi lombardi, rischia di cancellare secoli di tradizione, identita' e l'attivita' di chi si impegna anche per il contenimento della peste suina africana".
Secondo Pietro Macconi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, "il disegno di legge annunciato dal Ministro Lollobrigida rappresenta un’inversione di rotta". "Siamo pronti a fare la nostra parte per recepire rapidamente ogni cambiamento equo e ragionevole, nell’interesse dei territori e di chi li vive ogni giorno. Io stesso – ricorda Macconi – mi sono sempre battuto per una revisione seria della normativa. Se l’ultima, esagerata sentenza del TAR ha avuto almeno il merito di accelerare questo processo, possiamo quasi considerarla una felice colpa".
"La riforma della 157 non toglie diritti alla fauna selvatica – conclude Macconi – ma restituisce dignità a un’attività storica, regolamentata, radicata e insostituibile per l’equilibrio ambientale e territoriale. Basta divieti assurdi e letture ideologiche: ora è il momento del buon senso".