“Il nostro provvedimento, che ha ricevuto parere favorevole da Ispra, rappresenta un punto di equilibrio degli interessi in gioco. Spiace che sia stato utilizzato strumentalmente da un’associazione venatoria, mentre con le altre è stato avviato un confronto proficuo”. E' quanto scrive l'Assessore all'Agricoltura in Emilia Romagna Alessio Mammi, dopo il respingimento da parte del Tar (Tribunale amministrativo regionale), del ricorso proposto da Anlc sul Piano di controllo del colombaccio.
“Il Piano in questione non ha come obiettivo la riduzione numerica della specie a livello regionale ma, come già ampiamente spiegato, consentire ai singoli agricoltori di difendere il proprio lavoro, già fortemente condizionato da molteplici altre criticità, a partire dalle avversità climatiche", evidenzia l'Assessore.
"Ispra - continua - si è espresso favorevolmente e non ha mosso obiezioni circa eventuali criticità relative allo status di conservazione del colombaccio a livello regionale, nazionale e anche europeo. Mammi precisa che il Piano sarà attutato tramite le Polizie provinciali che coordineranno gli interventi, dove necessario.
"Siamo aperti al confronto- prosegue l’assessore- e stiamo dialogando con le associazioni venatorie che hanno avanzato proposte costruttive in queste settimane. Ritengo invece- conclude Mammi- che la scelta di Libera Caccia, che sembra aver già annunciato di voler ricorrere al Consiglio di Stato, non aiuti il mondo venatorio, ma crei solo contrapposizione fra chi svolge e vive della propria attività agricola e chi pratica attività venatoria, quando invece su questi temi sarebbe utile una maggiore collaborazione e convergenza”.