
Una buona notizia per la provincia di Reggio Calabria: la Commissione Europea ha pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione il Regolamento di esecuzione (UE) 2025/862, che modifica l’Allegato I del regolamento 2023/594 sulle misure speciali di controllo della Peste Suina Africana (PSA).
La decisione, frutto dell’ultima riunione del 30 aprile, comporta un'importante rimodulazione delle aree soggette a restrizioni. Nel dettaglio, 34 comuni della provincia di Reggio Calabria escono dalla Zona di restrizione I e vengono riclassificati come “aree indenni”, mentre altri 10 comuni vengono declassati dalla Zona di restrizione II alla I, segnando un significativo passo avanti nella gestione dell’emergenza sanitaria.
Questi aggiornamenti tengono conto del miglioramento della situazione epidemiologica e delle informazioni fornite dalle autorità italiane, tra cui le attività di monitoraggio e ricerca delle carcasse condotte dal Commissario nazionale con l’ausilio dei cani molecolari.
Secondo Federcaccia Calabria, che accoglie con favore il provvedimento, si tratta di un risultato concreto che premia il lavoro sinergico tra istituzioni, cacciatori e bioregolatori volontari: "È un primo ma importante traguardo verso il ritorno alla normalità per l’intera Città Metropolitana – si legge in una nota – soprattutto considerando che l’ultimo rinvenimento di carcasse infette risale al novembre 2023». L'associazione auspica che anche i comuni ancora inseriti nelle aree soggette a restrizione vengano presto rivalutati, alla luce delle attività di depopolamento e della confermata assenza della virosi. L’obiettivo è duplice: rilanciare l’allevamento suinicolo e riaprire integralmente le attività venatorie negli ATC interessati. Federcaccia ribadisce il proprio impegno al fianco delle autorità sanitarie e istituzionali, continuando a mettere in campo competenze, risorse e volontari a supporto del monitoraggio e del controllo della fauna, «nell’interesse del territorio e della comunità".