
Come abbiamo visto recentemente, la Commissione Europea (con propria proposta del 27 febbraio) sta spingendo per introdurre un bando totale del piombo nelle munizioni da caccia e nella pesca. In Italia la confusione è molta, dato che ancora si attende la cartografia ufficiale delle zone umide, necessaria per applicare il divieto già in vigore.
Il Presidente di Federcaccia, Massimo Buconi, in un video ricorda che la procedura di infrazione UE (2023/2187) ha contestato l’Italia per le sanzioni ridotte e l’identificazione poco chiara delle zone umide e che il Governo ha risposto con la Legge 166/2024, inasprendo le sanzioni e affidando ai Ministeri competenti la definizione delle aree entro sei mesi.
Riguardo alla proposta di divieto totale, fa sapere Buconi, il Comitato REACH dovrebbe iniziare la discussione entro il 25 aprile. Dopo che si sarà espresso, positivamente o negativamente sulla proposta della Commissione Ue, nei tre mesi successivi il Parlamento Europeo e il Consiglio d'Europa dovrebbero arrivare ad approvare una nuova Direttiva sull'uso del piombo.
"Su entrambi i fronti - si legge in una nota - Federcaccia è stata, è e sarà in prima fila per sollecitare le Istituzioni a completare l’iter previsto a tutela di un regolare e sereno svolgimento dell’attività venatoria da parte dei cacciatori e ancor più contro rinnovate interpretazioni forzate e strumentali di “pericoli” più volte confutati scientificamente".
"Stiamo lavorando per tutelare i cacciatori e garantire una normativa chiara e basata su dati scientifici", ha dichiarato Buconi, confermando l’impegno di Federcaccia nel confronto con le istituzioni.