
 
 
CCT esprime ferma contrarietà alla delibera n° 515 del 10/05/2021, della Giunta Regionale Toscana che intende permettere il contenimento degli ungulati ad agricoltori  conduttori o proprietari del fondo agricolo.
"Nonostante la nostra disponibilità ad instaurare un  approccio costruttivo sui problemi collegati all’attività venatoria - scrive CCT in una nota - , dobbiamo  rilevare con sorpresa ed amarezza, come questo ed altri recenti atti  amministrativi rispondono a richieste di parte, prive di un corretto approccio  gestionale e che rischiano di innalzare ed estendere potenziali tensioni e  conflitti, senza produrre i risultati attesi".
Continua CCT: "Da mesi,  siamo impegnati ad evidenziare all’Assessore una serie di necessità  ed urgenze che riguardano la caccia e la gestione faunistica in Toscana.  Nonostante questo continuiamo a  registrare forti ritardi sull’approvazione del regolamento attuativo  alla legge regionale sulla caccia, il nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale  , l'istituzione dei Centri di Assistenza Venatoria, la  detenzione ed utilizzo dei richiami  vivi e l'approvazione del nuovo Calendario Venatorio Regionale  2021/2022 con le necessarie correzioni al testo presentato".  
"Sul  problema dei contenimenti in art. 37, grazie  all'impegno del mondo venatorio e degli ATC, spiega CCT, avevamo raggiunto un sostanziale equilibrio sulle  procedure autorizzative  che semmai  avrebbero dovuto essere ulteriormente snellite per il territorio a caccia  programmata e soprattutto per gli istituti faunistici e per le aree  protette. Ricordiamo inoltre per correttezza di informazione, che  i danni liquidati dagli ATC Toscani con le risorse economiche provenienti dai  cacciatori ad esse iscritti, nell’anno 2018 e nell’anno 2019 si  attestano a circa un milione di euro su base regionale. Un esito  raggiunto grazie all’impegno degli ATC, ma anche per la collaborazione delle  squadre e dei distretti della caccia al Cinghiale che hanno garantito sia sotto  il profilo del prelievo che della prevenzione importanti  risultati.
Infine,  sul piano  strettamente politico, siamo fortemente preoccupati per la riproposizione da  parte della Giunta Regionale di metodi che già nella precedente legislatura  avevano caratterizzato negativamente l’azione della maggioranza.  
Da parte  nostra continuiamo a ritenere che sia necessario evitare di riproporre metodi e  scelte avulse da una visione di insieme, riprendendo un  confronto costruttivo e progettualmente lungimirante con la politica ed il mondo  agricolo, incentrato sulle vere sfide che riguarderanno l’agricoltura di domani,  PAC 2022-2027, Green New Deal, Next  Generation EU e sul sistema di risorse che ne faranno parte, in cui la  caccia ed i cacciatori potranno ottenere un ruolo centrale per la salvaguardia  della biodiversità e della corretta gestione faunistica.  
Nei  prossimi giorni le associazioni confederate,  Federcaccia Toscana, Anuu migratoristi Toscana, Associazione Regione Cacciatori  Toscani, attiveranno un serrato confronto nei territori, a partire dal  sistema organizzato delle squadre di caccia al cinghiale e dei  distretti, sugli effetti di una decisione non condivisibile e sulla  quale sin da subito adotteremo ogni utile e necessaria  iniziativa.