
 
Federcaccia Brescia fa sapere che  si svolta martedì scorso una seduta del  Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, presieduta dal  Prefetto di Brescia Annunziato Vardè. Si è discusso delle problematiche emerse sul controllo  selettivo del cinghiale, per il quale la provincia di Brescia sta per  deliberare il piano di abbattimento 2018 -2020.
Nel corso della riunione,  alla quale hanno preso parte anche i rappresentanti dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Lombardia, i vertici delle forze dell'ordine, il consigliere delegato della Provincia, Diego Peli, il comandante della Polizia provinciale, Carlo Caromani, è stata ribadita la competenza della  Provincia e soprattutto, cosa importantissima, dice la nota Fidc, che la normativa vigente  in materia consente anche l'impiego di "figure espressamente autorizzate  - diverse dalle guardie provinciali e dagli agenti venatori - alle  condizioni stabilite dalla medesima normativa".
"Sono state quindi accolte le richieste di Federcaccia Brescia -  sottolinea il presidente provinciale Marco Bruni - e non possiamo che  esprimere soddisfazione per la sollecitudine con cui si è arrivati a  questa decisione. È stato riconosciuto dal Prefetto di Brescia il ruolo  di utilità sociale dei cacciatori, e non possiamo che esserne  soddisfatti. Non posso che esprimere l'auspicio che questa linea venga  ripresa e seguita anche da altre Prefetture".