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Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici


giovedì 5 ottobre 2017
    

Daino“La gestione della fauna selvatica ungulata tra insostenibilità dei danni in agricoltura, tutele e opportunità” è il tema della giornata di studio organizzata per il 19 ottobre a Firenze, alla prestigiosa Accademia dei Georgofili.
 
"L’adozione di corretti interventi di gestione della fauna selvatica - si legge nella presentazione dell'evento - non può prescindere da una continua ricerca finalizzata all’ampliamento delle conoscenze scientifiche, dall’adozione delle più aggiornate soluzioni tecniche e dall’individuazione di nuove opportunità offerte dalla razionale fruizione delle risorse faunistiche".

Ecco spiegate le ragioni dell'incontro: "la condivisione di varie esperienze e il confronto fra i diversi portatori di interesse finalizzato a individuare obiettivi condivisi può contribuire alla definizione di sempre più efficienti ed aggiornate azioni di gestione della fauna selvatica".

Programma

Apertura dei lavori: Giampiero Maracchi, Presidente dell’Accademia dei Georgofili
Indirizzi di saluto: Marco Remaschi, Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana

Prima sessione – presiede Marco Apollonio. Marco Apollonio (Direttore CIRSeMAF): L’evoluzione delle distribuzioni e consistenze degli ungulati in Europa; Alfredo Bresciani (Unione di Comuni del Casentino): Danni al bosco e all’ambiente in aree ad alta densità di fauna ungulata nelle foreste casentinesi; Vito Mazzarone, Giorgia Romeo (Regione Toscana): Trend dei prelievi di ungulati e primi risultati della filiera carni in Toscana; Enrico Marone (Università degli Studi di Firenze – GESAAF): La valutazione degli impatti della fauna selvatica sul sistema economico territoriale; Nicola Lucifero (Università degli Studi di Firenze – GESAAF): Gli interventi del legislatore regionale: razionalità del sistema e nuove prospettive

Seconda sessione – presiede Orazio La Marca (Università degli Studi di Firenze – GESAAF). Francesco Sorbetti Guerri (Università degli Studi di Firenze – GESAAF): Sistemi innovativi per il monitoraggio faunistico, la prevenzione e la gestione dei danni; Sara Bartolozzi (Università degli Studi di Firenze – GESAAF): L’effetto di repellenti in un giovane ceduo di cerro; Luca Pedrotti (Prov. Trento, Coordinatore Scientifico settore Grandi carnivori-P.N. Stelvio): Il cervo tra aree protette e gestione venatoria nella zona del Parco Nazionali dello Stelvio; Mauro Ferri (Società Italiana di Ecopatologia della Fauna, SIEF): La filiera delle carni di selvaggina

Ore 12.45 – Interruzione dei lavori
Ore 14.30 – Tavola rotonda: Esperienze a confronto. Coordina: Massimo Lucchesi (Giornalista, Accademico dei Georgofili). Invitati: Regione Toscana (Paolo Banti), Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige (Arnold Schuler, Assessore Agricoltura, Foreste, Protezione civile e Comuni), MiPAAF, Carabinieri forestali Toscana (Maurizio Folliero) Coldiretti (Annalisa Saccardo), Confagricoltura (Francesco Postorino), Confederazione italiana agricoltori (Giordano Pascucci), Associazioni Nazionali Venatorie Riconosciute – FE.N.A.VE.RI (Gianluca Dall’Olio), Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Falterona e Campigna (Luca Santini)

Ore 16.30 – Conclusione dei lavori È prevista una sessione poster con proiezioni di immagini realizzate dall’Unità di ricerca “Gestione della fauna selvatica e rapporti di compatibilità con le attività agricole e l’ambiente” GESAAF UNIFI.

La partecipazione è riservata a coloro che si saranno registrati entro martedì 17 ottobre a [email protected]. Le iscrizioni saranno accolte compatibilmente con la capienza della sala
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25 commenti finora...

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Ok. Il tempo ci dira chi ci aveva visto piu giysto. Saluti.

da Springer Toscano 08/10/2017 14.26

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Ma guardati per te prima di trovare i difetti al prossimo ...perfavore.ti ho già detto che il dialogo per la questione in causa,tra noi é precluso alla base.grazie

da Massi 08/10/2017 11.10

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Porti sempre la discussione al livello di "attacchi" e velate offese. Chi legge capisce benissimo che trattasi di una difesa quando ti trovi in angolo....la mancanza di argomentazioni serie e sopratutto la scarsa voglia di confrontarsi portano proprio a questo. E un peccato perche il confronto serio e civile porta,sempre ad una crescita. Ma forse e proprio questa la cosa che manca alla nostra categoria......

da Springer Toscano 08/10/2017 11.02

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Nobel alla pari con i tuoi interventi.

da Massi 08/10/2017 8.16

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Grande Massi, un analisi da premio nobel!! I miei complimenti per l arguzia! Vado a vedere se tiro ad un tordo vai...che e meglio! Saluti

da Springer Toscano 08/10/2017 5.28

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Corda ..non lo capiscono perché gli torna comodo far finta di non capire.bussano quanto cazzo gli pare come gli pare tutto l'anno.se poi fanno la figura dei coglioni chr importa..

da Massi 07/10/2017 21.40

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Senti Geordie.....stando a quel che dici, se il cacciatore non deve fare niente di tutto cio che potrebbe essere utile......oggi come oggi, con gli animalisti in cosi grande spolvero, l opinione pubblica tutta che ci vede come vecchi e cattivi orchi....a che serve?? Cosa ci sta a fare una categoria di cattivi che ammazzano bestie solo per il gusto di ammazzarle? Per I soldi che portano?.....naa le aziende armiere (le prime interessate) se ne fregano....ma allora.........ciao ciao Pallino.p

da Springer toscano 07/10/2017 21.37

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Sprinter l'842 non traballa affatto,mentre gli agricoltori ci vedono solo come un bancomat da spremere e l'arroganza dei loro sindacati di arraffatori nei nostri confronti è li a dimostrarlo.Che i cinghiali vadano gestiti è evidente come con tutto il resto della fauna,ma questo compito è in parte in capo ai cacciatori,ma come il contenimento sui danni è in capo unicamente alle guardie ex provinciali,ora regionali...Il cacciatore non è un dipendente ne un surrogato di bracciante al soldo dei sindacati agricoli ,ne della regione ne delle provincie,e ancor meno deve essere spinto da questi a commettere azioni contro la legge.L'art 19 legge 157/92 afferma in maniera inequivocabile quali siano le figure e per quale tipologia di interventi e dove possono essere impiegati nelle azioni di contenimento danni o numerico con medesima finalità.In questa tipologia di interventi tanto cari ai sindacati agricoli,non possono partecipare in alcun modo i cacciatori,ne come coadiutore,sotto la supervisione di cc forestali o guardie ex provincia,ne meno che meno da soli o in squadra.La legge è più che chiara in questo è in tal modo ha ribadito anche la corte costituzionale nella sentenza Liguria.Inutile che parliate di selecontrollori si squadre no....il contenimento non lo possono fare ne gli uni ne gli altri,a meno di voler andare ancora è continuare ad andare contro le leggi dello stato in materia.Le chiacchiere pallino stanno a zero.

da La corda d'oro 07/10/2017 15.43

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Concordo in pieno con Fiato! Penso, anzi son convinto, che il controllo delle popolazioni di animali debba essere appannaggio solo dei cacciatori. Solo per questo I cacciatori si possono ritagliare un ruolo di utilita nella societa. Solo cosi potremmo sopravvivere. E ricordatevi che il cacciatore puo essere utile solo agli agricoltori....tutte le restanti categorie ci vedono "male" o non ci vedono affatto e noi siamo rimasti 410.000!! Continuate pure con questo atteggiamento vs il mondo agricolo....e l art. 842, gia traballante, verra definitivamente abolito! I cinghiali vanno gestiti e gli interventi vanno fatti quando questi arrecano maggiori danni....quindi in primavera inizio estate! La legge obbiettivo questo lo permette! E proprio grazie alla caccia di selezione in questi periodi che possiamo diminuire gli interventi in art. 37.

da Springer toscano 07/10/2017 13.24

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Impiccherranno Geordie con una corda d'oro È un privelegio raro rubo' sei cervi nel parco del re Vendendoli per denaro ......così lo impiccheranno con una corda dâ??oro è un privelegio raro rubo' sei cervi nel parco del re Vendendoli per denaro!! Cit ( Fabrizio DeAndre')

da La corda d'oro 07/10/2017 11.31

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

X fiato : inutile che ti-vi arrampichiate su specchi saponosi.art.37 e seleradicazione son della stessa abberrante famiglia ....coentramb

da Massi. 07/10/2017 9.48

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Gli abbattimenti in ex Art 37 sia dei singoli che delle squadre sono abbattimenti per contenimento,e quindi regolati dall'art 19 legge 157/92 che non permette ai cacciatori di partecipare ,nemmeno coadiuvanti le guardie.abbattimenti di maschi di capriolo in velluto e altre amenità del genere,con numeri mai approvati da ispra.nel passato tutte le ex provincie che hanno fatto fare abbattimenti in quel modo e modalità a cacciatori e squadre,l'hanno fatto contro legge,con il tacito accordo è comodo,La sentenza della corte costituzionale verso la regione Liguria è emblematica e spiega dettagliatamente cosa intenda il legislatore con l'art 19 è cosa sia contenimento è cosa Caccia di selezione,che nell'ignoranza comune vengono assimilate ,ma che normativamente son cose completamente diverse,e devono essere gestite in modo diverso e da personale differente ,come recita la legge.In Toscana sigle degli agricoltori,è un assessore inetto e incompetente legiferano,in difformità della legge di stato ,con la copertura del governo che non impugna per compiacere l'ebetino e mantenergli l'elettorato in calo vertiginoso,di qualche ingordone che pensa così di essere intoccabile e come le scimmiette applaude all'assessore.

da La corda d'oro 07/10/2017 9.37

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

X la corda d'oro. Mi spieghi per piacere in dettaglio dove sarebbero in contrasto gli attuali abbattimenti in controllo (art. 37) con l'art. 19 della 157? Dagli atti reperibili sul web vi è un parere ISPRA e un piano approvato. Che differenza inoltre ci sarebbere fra gli attuali e quelli del passato fatti dalle ex-province (se non quella che molte volte erano fatti contro o senza parere ISPRA)? Per massi (o toscano che dir si voglia). Forse vi sfugge che con la legge obiettivo (comunque la si pensi) si sta cercando di diminuire gli abbattimenti in art. 37 (cin cuifra l'altro, diciamocelo, i capi abbattuti sono dello STATO e non delle squadre) privilegiando l'attività venatoria dei cacciatori che.....appunto pagano per andare a caccia!!!!!

da fiato alle trombe 07/10/2017 8.11

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

In quanti siano imcacciatori stimati,o meglio percepiti frega nulla qui....il problema è tutto un'altro,dei problemi degli agricoltori e di Coldiretti verso i danni da fauna non dovrebbe fregarcene nulla,ed è giusto che se la rivedano col governo e si facciano rifondere i danni reali,non come sono abituati quelli stimati ompeggio presunti a cui si sono abituati in questi anni.Bisogna che partano le denunce ,oltre a quelle già in atto,contro gli abbattimenti ex art 37 voluti dalla legge obbiettivo sotto spinta di Coldiretti &co,semplicemente perché in contrasto con quanto stabilito dall'art 19 legge 157 e quindi palesemente incostituzionale.

da La corda d'oro 06/10/2017 18.08

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Come sempre.....bravi a criticare ma di responsabilità....marameo!! Ricordati che davanti a qualcosa che va contro legge, ogni onesto cittadino, si dovrebbe sentire obbligato ad intervenire e denunciando fare il suo dovere di ......cittadino!!!! Ma...come vedi ....Italian mode...se sa se e senza ma!! Intanto i cacciatori sono stimanti in circa 410.000.....

da SPRINGER TOSCANO 06/10/2017 16.56

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Io non parlo mai per sentito dire.TOCCO CON MANO OGNI MIO RIFERIMENTO. Non sono autorizzato al controllo di nessuno chicchessia.Ognuno il suo lavoro e spetta agli organi competenti (se non intrisi coi giochetti politici)constatarae il regolare svolgimento di tutte queste fregnacce mascherate col nome di interventi in art.37 .Il mio impegno (come quello di altre persone ONESTE e sottolineo trattasi solo di impegno di coscienza,è limitato a far si che crolli come un castello di carte,o come burro al sole,questa aberrante ed insensata quanto illogica (annientare una risorsa anzichè gestirla... roba da film horror ..a meno che uno non sia parte integrante del sistemuccio dei furbetti) Legge Obiettivo.

da Massi 06/10/2017 14.19

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Gli atc.....parole del presidente del mio atc....non rifondono il danno da selvaggina ma danno un contributo sul danno subito (un x per cento del danno stimato). Vista la cronica carenza di soldi è chiaro che questo x sarà sempre meno.....ed è chiaro anche che chi "ci mangia", lavorando la terra....questo non vada giù! Attenzione Massi....i furbetti sono a richio denuncia penale!! Per fare un' intervento in art. 37, non trattadosi di caccia, e quindi non applicando l' art. 842, il consenso del proprietario e obbligatorio!! Ora ho, mi dici questo in base ai soliti "sentito dire" o, se davvero ne sei certo, hai la reale possibilità di far smettere i "furbetti" di fare....i furbetti!! Vai dai proprietari che si vedono entrare gente non autorizzata a caccia nel loro terreno e fate una sonora denuncia! Non commento il "poggio e buca fan pari" ritenendolo al livello dei tuoi "furbetti":

da SPRINGER TOSCANO 06/10/2017 12.57

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Mah! Non lo so se cambierà. Anche gli agricoltori ce la raccontano strana. Per esempio, sembra che per le lepri siamo al paradosso. In qualche atc si pagano danni ingenti ai vivai, perchè ce ne sono troppe, tantissime, sembra. Poi se chiedi di organizzare una battuta per le catture, i vivaisti si oppongono. Ma allora, o pago i danni e mi fau fare le catture, oppure i danni te li sogni. Poi, ci sono anche cinghiali, cervi, caprioli giù a basso, ma se dice che in montagna, su all'alto, bisognerebbe eliminare i lupi che li spingo giù, apriti cielo e spalancati terra. Boh!

da Boh! 06/10/2017 11.20

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Da te non si muovono e da noi si muovono troppo. Poggio e buca fa pari.Eppure siam confinanti,qualche cosa non torna.Foto e video ? Una passione per tanti nel corso dell'anno e non solo per i "poveri" contadini.(che da noi nemmeno vengono interpellati dai soliti furbetti )

da Massi 06/10/2017 11.17

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Massi, in questo siamo pienamente daccordo.....cambierà vedrai se cambierà!! Siamo vicini...eppure sembra di parlare di modi diversi. Pensa che da me un' agricoltore è da metà agosto che chiede che venga fatto un' intervento in quanto ha attorno a casa un branco di cinghiali....nessuno, per svariati motivi si è mosso! Ora ha fatto foto, un video per far vedere cosa succede dove andrà a giorni a seminare l' avena......stamni ho visto i giubbetti arancioni! Cambierà....verdrai se cambierà!!

da SPRINGER TOSCANO 06/10/2017 10.58

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

X MUSCOLO ROSSO : e continuano imperterriti a fare mattanze "nel nome di danni che nessuno chiede e nessuno sa ove siano " dentro le ZRC .Tutte le sante settimane (iniziato subito prima la generale)il martedì o venerdì la solita cerchia di furbetti pensionati e/o nullafacenti per svariati motivi che tutti ben sanno,allungano il proprio calendario venatorio a loro modo e piacimento.E il popolo bue tutto attorno zitto muto e rassegnato nel subire (e pagare) zrc che non catturano uno dico uno fagiano e lepre per il libero ma che però gli fanno da riservetta personale per quei sopra menzionati.Ha da cambiare questa ca@@o di situazione..ca@@o se ha da cambiare...........

da Massi 06/10/2017 8.42

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Ci sono tutti ,tranne chi per legge sarebbe l'unica a poter parlare e dare veramente un parere ovvero l'ispirazione.In pratica in questo convegno vedo un sacco di musicanti pronti a cantarsela e suonarsela senza rendersi conto che la legge obbiettivo in toscanada loro supportata è incostituzionale con abbattimenti in ex art 37 in pieno contrasto con la legge nazionale art 19 legge 157/92.il tutto per reggere la coda al governicchio del burattino

da Muscolo rosso 06/10/2017 7.53

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

E poi dicono che in italia cè una fuga di cervelli????????? Finalmente adesso ho scoperto dove sono finiti!!!!!

da Fucino Cane 06/10/2017 1.13

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

bellissimo commento.

da polpettone 05/10/2017 17.31

Re:Gestione ungulati in Toscana: la parola ai tecnici

Quanti cervelloni. Sembrano i dottori intorno al capezzale di Pinocchio. Erano un Corvo, una Civetta e un Grillo-parlante. il Corvo, facendosi avanti per il primo, tastò il polso a Pinocchio, poi gli tastò il naso e il dito mignolo dei piedi: e quand’ebbe tastato ben bene, pronunziò solennemente queste parole:“A mio credere il burattino è bell’e morto: ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo!““Mi dispiace” disse la Civetta “di dover contraddire il Corvo, mio illustre amico e collega: per me, invece, il burattino è sempre vivo; ma se per disgrazia non fosse vivo, allora sarebbe segno che è morto davvero“. E il Grillo-parlante:“Io dico che il medico prudente, quando non sa quello che dice, la miglior cosa che possa fare, è quella di stare zitto. Del resto quel burattino lì, non m’è fisonomia nuova: io lo conosco da un pezzo!” (…) A questo punto si sentì nella camera un suono soffocato di pianti e di singhiozzi. Figuratevi come rimasero tutti, allorché, sollevati un poco i lenzuoli, si accòrsero che quello che piangeva e singhiozzava era Pinocchio. “Quando il morto piange, è segno che è in via di guarigione” disse solennemente il Corvo. “Mi duole di contraddire il mio illustre amico e collega” soggiunse la Civetta “ma per me quando il morto piange, è segno che gli dispiace a morire“. Vedrai se non succede così, con tutti questi dottoroni....

da Dootttooorriiii..... 05/10/2017 17.21