
La legislazione su temi ambientali e 
venatori è dibattuta anche in altri Paesi. In Francia è stato sigillato un accordo per una nuova legge, mediante un incontro guidato dalle istituzioni che ha avuto il compito di redigere un documento contenente le linee programmatiche in tema di 
caccia e 
ambiente che sarà trasformato in legge dal Parlamento.
L’iniziativa è del Presidente della Repubblica Francese 
Nicolas Sarkozy; all’incontro erano presenti cacciatori, ambientalisti, agricoltori, produttori del legno e tutti gli enti che si occupano della gestione dello spazio naturale e rurale che, con la supervisione del parlamentare 
Jérôme Bignon appositamente incaricato, hanno discusso e raggiunto l’accordo che delinea i punti fondamentali per una 
gestione faunistica – venatoria che consenta di arrestare l’erosione della biodiversità, associando tutti gli utenti e gestori degli spazi naturali ed accordando un’attenzione particolare alla protezione della natura rappresentante la maggior parte dei territori rurali francesi.
I firmatari hanno stabilito, ad esempio,  la necessità di rinnovare la governance scientifica con l’istituzione di un gruppo di esperti sulla 
caccia e gli 
uccelli (Geco), incaricato di interpretare i dati scientifici, mentre sarà il Muséum National d’Histoire Naturelle a fornirli: per raccogliere ed esaminare indicazioni sulla 
biodiversità a livello nazionale e regionale. Tutte le parti hanno espresso la volontà di implementare azioni comuni relative alla gestione dei territori a vocazione mista, di creare una rete di 
zone umide interdette alla 
caccia per gli
 uccelli lungo le principali vie migratorie per permetterne il riposo, di aumentare la cooperazione con i Paesi del Nord e del Sud (sedi di riproduzione e di riposo invernale). 
Secondo il vicepresidente Fidc, 
Gian Luca Dall’Olio, il modello francese potrebbe essere esportabile anche in Italia, se si riuscissero a superare alcuni ostacoli che fanno la differenza, come ad esempio lo scarso impegno che lo Stato e le istituzioni mettono in materia di caccia rispetto agli altri Paesi europei.