
L'Assessore provinciale alla caccia 
Roberto Vasai, il segretario generale provinciale nonché dirigente del settore caccia 
Gabriele Chianucci e il Vice comandante della Polizia Provinciale 
Piero Pedone, hanno esposto durante una conferenza stampa 
i primi numeri della stagione venatoria ormai in via di conclusione. I rappresentanti della Provincia in ambito venatorio hanno tracciato 
un quadro senza dubbio positivo per la caccia  sul territorio aretino, sottolineando 
l'importanza della collaborazione tra i vari soggetti coinvolti. 
Ridimensionato il calo del numero dei cacciatori: 14.500 in tutta la provincia, di cui 11.500 residenti. 
Stabile il numero dei cacciatori di cinghiale in squadra 7.800, 
in aumento quello dei cacciatori di selezione che salgono alla cifra di 2.200. Per quanto riguarda i dati che riguardano il prelievo, si contano 3.500 lepri, 10.000 fagiani e 14.000 cinghiali. 
Diminuite le richieste per i danni causati dalla fauna selvatica, segno della buona riuscita degli interventi sull'emergenza cinghiali .
Anche se la stagione giunge al termine non mancano 
numerosi impegni per i prossimi mesi: “Tra gli obiettivi futuri – ha detto Vasai - voglio citare un nuovo 
corso per la caccia di selezione al capriolo, che sarà attivato nel mese di settembre, una 
gestione dei cinghiali durante tutto l’anno con l’obiettivo di ridurne ulteriormente il numero, 
la lotta alle nutrie ed alle altre specie animali, come i corvidi, che causano danni al territorio e alle coltivazioni”. 
Vasai ha messo l'accento inoltre sulla 
lotta al bracconaggio “un danno per i veri cacciatori e un grave pericolo, come dimostra il fatto che entrambi gli incidenti venatori mortali che sono avvenuti nel nostro territorio a fine 2008 si sono verificati in situazione di mancato rispetto delle norme di sicurezza”.