
Marco Failoni, presidente regionale della 
Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), ha chiesto 
risposte concrete riguardo all'emergenza rappresentata dai 
danni alle coltivazioni provocati dagli ungulati, risposte che ha auspicato potranno arrivare nell'ambito della 
Conferenza Regionale sulla caccia in programma all'inizio del 2009. “Il proliferare soprattutto dei cinghiali, ma in alcune aree anche di caprioli, cervi e daini – si legge in un articolo pubblicato da Greenreport - evidenzia che l´attività venatoria "tradizionale" dei 110.000 cacciatori della Toscana (la regione italiana a più alta densità di doppiette), non solo non è riuscita ad arginare il fenomeno, ma a volte ne è stato la causa con 
immissioni scriteriate o una gestione venatoria che troppo spesso
 punta a tenere alto il numero dei grandi animali cacciabili e quindi non è sempre all´altezza del problema”. 
Gli agricoltori della Cia 
hanno chiesto alla Regione un maggior impegno per risolvere la situazione, in particolare sono state avanzate delle proposte concrete: un 
piano piano straordinario di abbattimenti, 
comprendendo le aree protette, insieme ad 
una profonda revisione del modello di gestione faunistico venatorio attraverso delle 
modifiche alla legge regionale, in modo da garantire una seria programmazione, maggiore capacità decisionale e la 
definizione di un sistema di responsabilità. “E´ l´ora dei fatti e dei risultati ci auguriamo che la conferenza sappia proporre soluzioni chiare, obiettivi precisi e misurabili, azioni incisive che diano risposte in tempi rapidi”.