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News Caccia

Ancora visione distorta sul problema “storno”


mercoledì 26 novembre 2008
    
Il consigliere regionale Oliva chiede la riapertura alla caccia allo stornoChiesta la riapertura della caccia in deroga allo storno tramite un'interrogazione avanzata pochi giorni fa dal consigliere regionale ligure Pietro Oliva. Il Consigliere ha reclamato una presa di posizione della regione sulla questione che è ormai insostenibile in Liguria, come in gran parte dell'Italia, per i numeri spropositati di questa specie e per i numerosi danni che ciò comporta. In data 18 novembre Oliva dichiarava: “I danni che questi volatili stanno creando sono molti. Da una parte gli agricoltori denunciano la rovina delle colture all’aperto in special modo l’olivicoltura e l’orticoltura; dall’altra il grave danno cui sono sottoposti gli arredi urbani delle nostre città in quanto le deizioni degli stornelli sporcano in maniera pesante strade e palazzi”, troviamo oggi pubblicato il seguente intervento a commento delle sopracitate parole, ricevuto e correttamente pubblicato dalla testata Savonanews:

Gentile redazione(Ndr Savona News), il consigliere regionale Pietro Oliva, accogliendo le pretese dei cacciatori più estremi, chiede di riaprire la caccia allo storno (contro il diniego del suo stesso governo e la multa milionaria che l’unione europea minaccia), colpevole secondo lui di arrecare danni all’agricoltura e insozzare le città ed i monumenti; prima di parlare dovrebbe imparare, magari da qualche contadino vero, che gli storni si cibano principalmente delle olive che contengono una larva dannosissima per le piante. Mentre città e monumenti hanno ben altri guai da temere (smog, sporcizia “umana”, etc.). Caccia allo storno o ai voti?
Luciano Pescetto, Savona

Rispondo a questo signor Luciano Pescetto che spaccia per verità suoi pensieri  senza avere un minimo di conoscenza né ornitologica né agraria.

Caro signor Pescetto, la larva che lei menziona altro non è che lo stato iniziale della Bactrocera oleae, più comunemente chiamata Mosca delle olive. 

La invito con le sue conoscenze che sembrano molto orientate verso un giusto ambientalismo, a darmi informazioni di dove ha trovato la correlazione tra quest'insetto, la sua larva e il fatto che lo storno abbia “appetito” solo delle olive che ne sono colpite. 

Vorrei illustrarle che in nessun testo degno di questo nome potrà trovare risposta alla domanda che le ho fatto, nel contempo per sua informazione, le posso invece dire senza ombra di smentita che essendo la mosca in oggetto glicifaga ed avendo una dieta povera di proteine, è particolarmente attratta da materiali che emanano sostanze azotate volatili, come ad esempio gli escrementi degli uccelli (vedi storno e quantità di defezioni). 

Vorrei altresì chiarire da "buon contadino" che tale mosca non inficia la salubrità delle piante ma si limita a danneggiarne i raccolti. 

E quindi anche la sua affermazione “dannosissima per le piante” è puramente arbitraria e non corrispondente alla verità.

In ultima analisi vorrei metterla a conoscenza della richiesta di un milione di euro di Coldiretti Emilia Romagna per i danni di mancato raccolto provocato dallo storno.
Sono io ora ad invitarla prima di parlare, a sentire qualche contadino vero, che possa illuminarla.
Un saluto.

Le rispondo solo perchè come me molti cacciatori sono stanchi di sentire amenità sparse come incenso da coloro che non conoscono i problemi.

Massimiliano Betti
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5 commenti finora...

Re:Ancora visione distorta sul problema “storno”

noi cacciatori non contiamo proprio un c......o,basta che un ignorante si sveglia e dica due cavolate per far chiudere o delimitare la caccia.Ragazzi svegliamoci altrimenti andiamo a caccia solo sui videogame!!! Non c'e' nessuno,compreso le associazioni,che ci tutelino

da futre70 05/12/2008 19.44

Re:Ancora visione distorta sul problema “storno”

in realtà gli unici a pagare questi risarcimenti siamo noi cacciatori, con le tasse regionali per la concessione dell'ATC.

da willy 01/12/2008 16.23

Re:Ancora visione distorta sul problema “storno”

roland ha centrato il problema, chi si accanisce a voler proteggere tutto si deve poi assumere anche gli oneri di risarcire i danni, vedremo poi quanti ricorsi ai vari TAR ci saranno. ed in più quanti TAR accogglieranno i ricorsi. ciao e buone feste a tutti.

da Paolo da bologna 29/11/2008 6.19

Re:Ancora visione distorta sul problema “storno”

Ne ho addestrato uno stormo, si buttano a comando su i miei ulivi mi beccano le olive marcie e con le zampine mi scuotano quelle buone sulle reti. Poi mi sveglio dal sogno. TE DORMI DI CONTINUO LUCIANO, ma dove vivi? Ti consiglio vivamente olio di semi magari cinese, perchè qui in Italia mangiano anche quelli.

da Edoardo 26/11/2008 18.58

Re:Ancora visione distorta sul problema “storno”

lascimo vivere gli storni e razziare a volontà vigneti e oliveti i danni faccimoli pagare una volta tanto a tutti i presunti ambientalisti e associazioni pseudo protezionistiche; poi vediamo che succede...

da roland 26/11/2008 18.51