E’ stato approvato a maggioranza nel corso della seduta del Consiglio Provinciale di giovedì 20 giugno, il Piano Faunistico Venatorio Provinciale di Pistoia. Il Piano, illustrato in Consiglio dall'Assessore all'Ambiente, alle Aree  Protette e alla Caccia,  Rino Fragai,  presenta alcune principali novità:
• la ridefinizione dell'area vocata agli ungulati (ovvero l’area dove  la presenza è tollerabile a determinate densità) e dell'area non vocata  (dove si deve tendere alla loro eradicazione): rispetto al Piano  Faunistico Venatorio precedente, l'area vocata al cinghiale è fortemente  diminuita. Sono state inserite nell'area non vocata tutte quelle zone  agricole di pianura e collina che prima facevano parte dei distretti di  caccia, con l'obiettivo di una gestione tesa al forte contenimento degli  ungulati;
• l'aumento della superficie a divieto di caccia (si passa dal 20,3 %  dello scorso P.F.V. al 21, 8%) e, all’interno della stessa, l'aumento di  istituti che prevedano una gestione condivisa fra Provincia, ATC,  associazioni agricole, venatorie, ambientaliste o culturali (Zone di  Ripopolamento e Cattura e Oasi di Protezione);
• una diversa regolamentazione per l'attività venatoria nel Padule di  Fucecchio, pensata a diversi livelli di protezione, riconfermando in un  quadro organico i recenti provvedimenti già approvati dal Consiglio  Provinciale nella direzione di una uniformità gestionale con i territori  omogenei circostanti.
Il Piano si muove nel quadro del PRAF - Piano Regionale Agricolo  Forestale, approvato nel 2012, con all'interno il Piano Faunistico  Venatorio Regionale, che detta indirizzi di gestione per gli Enti, oltre  alle modifiche legislative e regolamentari avviate dalla Regione  Toscana a partire dal 2009, specialmente nel settore degli ungulati e  del controllo delle specie dannose al comparto agricolo-forestale.A partire dalla data di pubblicazione sul BURT, saranno circa 60 giorni i  giorni per presentare le osservazioni al testo, che saranno poi  vagliate dall'Amministrazione Provinciale, prima di giungere  all'approvazione definitiva del Piano (tra il mese di ottobre e novembre  di quest’anno). A breve il documento sarà pubblicato dalla Provincia sui suoi canali istituzionali.
PROVINCIA DI PISTOIA: CACCIA- GIOVEDÌ 20 GIUGNO APPROVATO IN CONSIGLIO PROVINCIALE IL NUOVO PIANO FAUNISTICO VENATORIO
 Tutte le  novità su: gestione degli ungulati, istituti faunistci e Padule di Fucecchio
E’  stato approvato a maggioranza nel corso della seduta del Consiglio  Provinciale di ieri, giovedì 20 giugno, il Piano Faunistico Venatorio  Provinciale. 
L’iter che ha portato alla stesura del Piano era iniziato  nell'ottobre 2012 con l’approvazione  del documento preliminare, inviato  agli Enti territoriali interessati per una prima fase di osservazioni. 
Il documento adottato in Consiglio è composto da una serie di atti:  la Proposta di Piano, dove si indicano le strategie gestionali legate al  contesto faunistico venatorio del territorio pistoiese; il Rapporto  ambientale, che mette in relazione la Proposta di piano con l'ambiente  provinciale e con gli altri piani provinciali e regionali esistenti; la  sintesi non tecnica del rapporto ambientale e la valutazione  d'incidenza, che analizza l'impatto del Piano sui siti appartenenti alla  Rete Natura 2000. 
Il Piano si muove nel quadro del PRAF - Piano Regionale Agricolo  Forestale, approvato nel 2012, con all'interno il Piano Faunistico  Venatorio Regionale, che detta indirizzi di gestione per gli Enti, oltre  alle modifiche legislative e regolamentari avviate dalla Regione  Toscana a partire dal 2009, specialmente nel settore degli ungulati e  del controllo delle specie dannose al comparto agricolo-forestale.
Il Piano, illustrato in Consiglio dall'Assessore all'Ambiente, alle  Aree Protette e alla Caccia della Provincia di Pistoia, Rino Fragai,  presenta alcune principali novità: 
•	la ridefinizione dell'area vocata agli ungulati (ovvero l’aarea  dove la presenza è tollerabile a determinate densità) e dell'area non  vocata  (dove si deve tendere alla loro eradicazione): rispetto al Piano  Faunistico Venatorio precedente, l'area vocata al cinghiale è  fortemente diminuita. Sono state inserite nell'area non vocata tutte  quelle zone agricole di pianura e collina che prima facevano parte dei  distretti di caccia, con l'obiettivo di una gestione tesa al forte  contenimento degli ungulati;
•	l'aumento della superficie a divieto di caccia (si passa dal 20,3 %  dello scorso P.F.V. al 21, 8%) e, all’interno della stessa, l'aumento  di istituti che prevedano una gestione condivisa fra Provincia, ATC,  associazioni agricole, venatorie, ambientaliste o culturali (Zone di  Ripopolamento e Cattura e Oasi di Protezione); 
•	una diversa regolamentazione per l'attività venatoria nel Padule  di Fucecchio, pensata a diversi livelli di protezione, riconfermando in  un quadro organico i recenti provvedimenti già approvati dal Consiglio  Provinciale nella direzione di una uniformità gestionale con i territori  omogenei circostanti. 
A partire dalla data di pubblicazione sul BURT, saranno circa 60  giorni i giorni per presentare le osservazioni al testo, che saranno poi  vagliate dall'Amministrazione Provinciale, prima di giungere  all'approvazione definitiva del Piano (tra il mese di ottobre e novembre  di quest’anno). 
A breve il documento sarà in visione sul sito della Provincia di  Pistoia, sia nella sezione caccia e pesca sia nella sezione del garante  della comunicazione e saranno organizzati incontri sul territorio per la  presentazione al pubblico.
21/06/2013 14.04
Provincia di Pistoia
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