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News Caccia

La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?


venerdì 11 dicembre 2009
    
A parlarne è il presidente del Club della Beccaccia Silvio Spanò, che intervistato dalla rivista Beccacce che passione, analizza la situazione della beccaccia di oggi. Negli ultimi decenni in tutta l'area di maggior pressione venatoria europea sono state eliminate molte variabili negative per la specie – spiega Spanò -, variabili che sicuramente hanno controbilanciato gli eccessi venatori (caccia in primavera, sia alla croule che vagante -f ino al 1992 era consentita per tutto marzo -, caccia alla posta, giornate settimanali ridotte, carnieri controllati, notevole aumento delle aree protette, inverni più miti, numero dei cacciatori dimezzato, diminuzione del bracconaggio, spopolamento della montagna).

Tuttavia globalmente la specie si trova in una situazione di sofferenza (trend in diminuzione) soprattutto nella parte occidentale dell'areale (Europa a ovest degli Urali), pertanto, sottolinea Spanò, “ritengo che la sbandierata tenuta della specie sia essenzialmente una falsa illusione, dovuta alla concentrazione nelle aree più idonee sia delle beccacce, sia dei loro cacciatori, i quali pertanto, ne trovano sempre un numero soddisfacente”.

Ma la beccaccia ha una notevole capacità di adattamento anche alla caccia. Grazie alla La sua sua ottima memoria  (la cattura di alcuni esemplari adulti a distanza di anni a pochi centinaia di metri dagli inanellamenti lo dimostra) molte di loro tornano ogni anno nelle aree protette dove riescono a vivere a lungo. Inoltre la beccaccia secondo Spanò è diventata più scaltra anche di fronte al cane e colonizza roveti sempre più impenetrabili, grazie alla selezione naturale e alla tipologia dei territori di provenienza: beccacce nate in zone cespugliose certamente avranno un modo diverso di involarsi rispetto a quelle dei boschi d'alto fusto.
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12 commenti finora...

Re:La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?

X rispettoso della beccaccia: che dire! sacrosanta verità. Di Spanò od altri difensori di cause perse, non nè abbiamo proprio bisogno: un cordiale saluto, Nino

da [email protected] 15/12/2009 10.48

Re:La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?

Il sig.Silvio Spanò per rendersi conto deve dare un'occhiatina nei furgoni frigoriferi quando vengono in Italia a consegnare la selvaggina che hanno massacrata all'estero e poi parla di salvaguardarla anche in italia.A mio avviso dovrebbero concedere solo addestramento cani senza sparo all'estero e cosi sarei propenso anche a chiuderla il 31 dicembre come lei ha comunicato da qualche parte.Non faccimo che noi risparmiamo i centesimi e dalle altri parte se magnano i milioni di euro.

da rispettoso della beccaccia 13/12/2009 13.50

Re:La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?

ciao sono simone ed abito nella provincia di firenze oggi ho catturato la mia prima beccaccia che emozione il cane che la puntava e quando è frullata che emozione la ma prima beccaccia , trovata a limicolare in un frutteto abbandonato , un pescheto . pomeriggio ore 15:00

da simone 12/12/2009 20.19

Re:La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?

PER NINO AG...... E NON SOLO MA CE TANTO DA DIRE.......... PURTROPPO NOI CACCIATORI ITALIANI SIAMO NELLE MANI DELLA POLITICA.....E DI POLITICANTI CHE NON HANNO NIENTE A CHE FARE CON L'ATTIVITA' VENATORIA,N.B. TUTTO QUESTO SOLO NELLA BBE'LLA ITA'LLIA.

da stefano l.-br- 11/12/2009 19.35

Re:La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?

x nino ag.Parole sante...........

da p.alias 11/12/2009 18.04

Re:La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?

La caccia alla beccaccia in -italia -è monopolio dei pezzi grossi che con il benestare di politici,forestali,pezzi grossi hanno trasformato iparchi,ildemanio forestale,le zone protette ecc.ecc. in propie riserve!!!!!!!!

da nino ag. 11/12/2009 15.23

Re:La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?

Condivido Sparviero al 100% Inoltre il commercio della selvaggina migratoria, almeno per quando riguarda le specie che ancora non sono allevate in cattività , vedi Beccaccia ecc. dovrebbe essere vietato così come la vendita nei ristoranti e punire i trasgressori in modo esemplare sia con multe salatissime che con chiusure per periodi non inferiori ai tre mesi, e ritiro della licenza in caso di recidiva. Inoltre per la “ selvaggina” prodotta in cattività, di cui è concesso il commercio e la vendita nei ristoranti, i controlli devono essere fatti spesso e da competenti, in quanto molto frequentemente vengono servite beccacce, tortore, ecc. per piccioni terraioli e quaglie catturate con reti per quaglie di allevamento. Forse così si scoraggia sia “il turismo venatorio” che l’illecito commercio. Comunque la cosa principale è far rispettare le norme del razionale prelievo dove la selvaggina stanzia e si riproduce. È assolutamente ridicolo pensare di salvaguardare la Beccaccia nel territorio italiano dove arriva soltanto uno sparuto numero di esemplari (circa 800.000) e svernano per pochi mesi all’anno: anche dovessero essere prelevate tutte, da parte dei cacciatori, cosa assolutamente impossibile ed impensabile, si sottrarrebbe meno del 2% della popolazione europea delle Beccacce, mentre le stragi fatte in Francia (1.500.00 l’anno!), e poco meno in Spagna, Germania, Portogallo e molto, ma molto di più nei Paesi del nord est e Russia e un numero esorbitante in Albania ed ex Jugoslavia, non solo decimano pesantemente le Beccacce, ma sono consentite ! Già, ma in Italia i nostri saccenti anticaccia, appoggiati da tutti governi che si sono succeduti e si susseguono, sono i paladini delle stragi e riducendo spazi, giorni e numero di capi da prelevare, proteggono la selvaggina migratoria! Ma chi farà cambiare le cose in Europa? Forse i nostri rappresentanti europei che sono i più assenteisti in assoluto, poco ascoltati e se ne fregano altamente della Caccia?

da [email protected] 11/12/2009 14.15

Re:La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?

L'analisi fatta dal Dott. Spanò è esatta, però in qualità di presidentre di club avrebbe dovuto pure dire che i fessi rimasti sono rimasti in Italia, noi italiani attraverso le motivazioni che egli stesso ha elencato, o meglio chi non ha la possibilità di fare turismo venatorio, siamo gli unici fessi rimasti a salvaguardarla con tutte le restrizioni di tempo e di spazio che la legge impone in Italia. BRAVI ITALIANI, BRAVI LEGISLATORI ITALIANI, I CACCIATORI ITALIANI PAGANO LE TASSE SENZA AVERE LA SODDISFAZIONE DI FARSI UNA CACCIATA COME SI DEVE, SonO COSTRETTI AD ANDARE IN UN PALMO DI TERRA TUTTE LE MATTINE, CHE SCHIFO, MA QUALE CACCIA!!?? QUANTI TEORICI, QUANTI PROFESSORI!!!

da luigi 11/12/2009 13.42

Re:La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?

Pochi giorni fa la Guardia di Finanza di Vicenza ha sequestrato 3000 (tremila) beccacce provenienti dall'estero e destinate ai ristoranti della zona. E per un sequestro andato a buon fine, chissà quante ne arrivano. La rovina della beccaccia sono i viaggi venatori all'estero. Un mio amico, in cinque giorni e tre di caccia, ne ha abbattute 60!

da lucas 11/12/2009 13.00

Re:La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?

caro dott. Spanò l'analisi che ha fatto Sparviero è molto attuale ,Lei è ingrado di sottoporre le problematiche che ha la nostra regina aiutatela a non scomparire bisogna adeguare la caccia in tutti i paesi europei e vietare la caccia nel perieodo di riproduzione e il turismo venatorio con limitazioni di abbattimenti la caccia stà diventando un commercio a discapito della beccaccia

da emiddio 11/12/2009 12.46

Re:La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?

Vorrei far ricordare che, la beccaccia è un selvatico migratore come tale, le restrizioni avvenute in italia non sono rimasti a vantaggio della salvaguardia della specie, salvaguardia della quale la specie non credo di esigere, ma a vantaggio delle nazione pur europee che permettono la caccia anche nei mesi della riproduzione, se vogliamo effettivamente salvaguardare la beccaccia e tutte le altre specie migratorie si deve intervenire presso i governi delle nazioni europee dove queste specie si riproducono richiedendo la salvaguardia dello specifico territorio ed una caccia limitata solo in determinati periodi in linea con gli altri paesi europei limitando anche il numero dei prelievi giornalieri, diversamente con tutta la buona volontà che si possa avere in italia, resta sempre una limitazione solo per i cacciatori italiani comunque a discapito della specie beccaccia.

da Sparviero 11/12/2009 12.08

Re:La caccia si è adattata alla beccaccia o viceversa?

L'è proprio na bella bestiola! che così poche ne ho perfino pigliate che sempre ho pensato ch'è avvenuto per caso.

da Fromboliere 11/12/2009 11.21